Il documentario-inchiesta racconta senza censure come la 'ndrangheta si è trasformata in una grande holding del crimine. Mentre la camorra si sgretola in una guerra infinita e cosa nostra tenta di riorganizzarsi, esiste una mafia che non ha mai perso il suo potere: la 'ndrangheta. Cinquemila affiliati. Un giro di affari di 36 miliardi di euro l'anno. Un sistema antico di sangue, onore, famiglia e sofisticati codici numerici per comunicare gli ordini. In pochi anni la 'drangheta ha conquistato il mercato mondiale della droga ed è diventata l'organizzazione criminale più feroce e diffusa. Da Dan Luca all'impero colombiano di Salvatore Mancuso, da Locri al porto di Buenos Aires, crocevie del traffico mondiale di cocaina, da Platì all'hinterland milanese, controllato dai clan calabresi.
La proiezione avverrà sabato28 marzo 2009 alle ore 21 presso il plesso "Giovanni Paolo II" C.da Pegno C.S. Erice alle ore 21.
Il documentario-inchiesta sarà seguito da dibattito, tenuto dal regista Ruben H. Oliva, Francesco Forgione (ex Presidente Commissione Parlamentare nazionale Antimafia, Giornalista-scrittore e Docente universitario) che presenterà il suo ultimo libro "'
Ndrangheta. Boss, luoghi e affari della mafia più potente al mondo" e da rappresentanti dell’Associazione Libera.
IL LIBRO - Da San Luca a Duisburg. Molecole criminali che schizzano, si diffondono e si riproducono nel mondo. Una mafia liquida, che si infiltra dappertutto, riproducendo, in luoghi lontanissimi da quelli in cui è nata, il medesimo antico, elementare ed efficace modello organizzativo... Alla maniera di Al Qaeda, con un'analoga struttura tentacolare priva di una direzione strategica ma caratterizzata da una sorta di intelligenza organica, è munita di una ragione sociale di enorme, temibile affidabilità. Il segreto per la 'ndrangheta è questo. Tutto nella tensione fra un qui remoto, rurale e arcaico, e un altrove globalizzato, postmoderno e tecnologico.