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23/03/2009 07:22:45

Quale futuro per il 118 in Sicilia?

ginare il volontariato in genere, e le Misericordie in particolare, che per la sua forte e radicata presenza in Italia, e particolarmente in Sicilia, può e deve svolgere la propria missione". Lo scrive il Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia, Gabriele Brunini, a nome delle Misericordie siciliane, in una lettera inviata al presidente della regione Sicilia, all'assessore regionale alla sanità. "Mentre da più parti sono state sollevate perplessità circa la gestione del sistema 118 di questi anni della Regione Sicilia - scrive la Misericordie -, adesso compare un emendamento che tende a confermare, per altri tre anni la gestione dei servizi di emergenza con ambulanze alla CRI". Il provvedimento non tiene conto della volontà, più volte manifestata dalle organizzazioni del volontariato, tra cui la Misericordie, di essere parte attiva nella gestione del trasporto sanitario e sociale per conto della Regione.

In un recente incontro che il Presidente Confederale aveva avuto, a Roma con il presidente della Regione Raffaele Lombardo, era stato chiesto proprio di attenzionare le associazioni di volontariato che operano in Sicilia. "Ancora una volta il volontariato dell'assistenza e del soccorso viene tenuto fuori dalla gestione del trasporto sanitario e di urgenza della Regione Sicilia - scrive -, nonostante il sistema 118, svolto tramite la società SISE della Croce Rossa Italiana, sia stato e sia al centro di tante polemiche e di tante dichiarazioni di volontà e richieste di cambiamento". Brunini fa riferimento, in particolare, alla proposta di legge 248 che a giorni sarà presentata in aula, rilevando che "se la volontà politica rispecchia quanto scritto nel disegno di legge, nonostante le solite attenzioni di facciata, dobbiamo pensare che si debbano ridimensionare le nostre speranze di cambiamento". Non si è fatta attender la risposta dell'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo. "La legge di riordino del sistema sanitario regionale, che il Parlamento regionale si appresta ad esitare - dice -, non esclude affatto l'esperienza e le tante professionalità maturate nel corso degli anni dalle associazioni di volontariato nell'assistenza e nel soccorso. Anche queste associazioni potranno avere un ruolo operativo e strategico per quanto riguarda il 'servizio di emergenza e urgenza 118' che stiamo ridisegnando per garantire un servizio al cittadino ancora più capillare ed efficiente".

"Non si può disperdere un simile patrimonio di entusiasmo e di risorse umane - aggiunge Russo - e insieme al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, avevo già dato ampie garanzie agli stessi responsabili. Il riordino del servizio 118, contenuto in un articolo della legge, terrà conto dei tanti suggerimenti forniti in fase di elaborazione da chi, nel corso degli anni, ha dimostrato sensibilità e competenza sulla materia". "Una eventuale esclusione sarebbe solo un ulteriore mortificazione del nostro lavoro - dice Santi Mondello, coordinatore regionale della Misericordie in Sicilia -. Se non riusciremo ad avere lo spazio che da sempre abbiamo ricoperto, nello svolgimento di questo importante servizio, protesteremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione". In Sicilia le Misericordie svolgono attività di trasporto sanitario, anche in emergenza, oramai da decenni con oltre ottanta associazioni di volontariato nelle quali operano centinaia di volontari soccorritori adeguatamente formati. L'associazione di volontariato su scala nazionale, rappresenta circa il 75% delle forze in campo.



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