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30/11/1999 00:00:00

Farmaci a domicilio tramite posta: si accende il dibattito

Federfarma Servizi esprime le proprie perplessità in merito alla collaborazione, diffondendo una nota in cui rivela quanto siano allarmate, da questo nuovo servizio, le aziende della distribuzione intermedia del farmaco.  Nel comunicato si può anche leggere che tale accordo invece di investire, come precedentemente annunciato, sulla valorizzazione dei ruoli e delle potenzialità di ogni singolo comparto, investe all’esterno della filiera.

Federfarma chiede quali garanzie riusciranno a dare le Poste in termini di efficienza e tempestività considerato che non si parla più di missive ma di medicinali, bisognosi di ben altri standard qualitativi di servizio.

Forti preoccupazioni sono state espresse anche da Assofarm, la Federazione delle Farmacie Pubbliche

Italiane, che denuncia i potenziali rischi che potrebbero derivare da un trasporto poco tempestivo dei farmaci o della conservazione in luoghi non idonei a tale uso.

Innanzitutto, argomenta Assofarm, potrebbe verificarsi l’alterazione qualitativa del medicinale o l’interruzione della terapia a causa di ritardi nella consegna e, in secondo luogo, al momento ci sono perplessità circa l’effettivo beneficio per le casse della sanità, infine, attraverso questo accordo viene meno il riconoscimento del ruolo fondamentale delle farmacie davanti alla salute del cittadino.

Un altro tema spinoso, sottolineato dalla Federazione, è quello del rispetto della privacy del cittadino, che Poste Italiane dovrebbe impegnarsi a garantire.

P.S. Oggi è il 25 Aprile

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