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19/08/2014 06:45:00

Protestano i migranti ospiti all'hotel Acos di Marsala: "Da mesi senza notizie"

 Si sentono abbandonati e avviliti i centoventi migranti che per ora sono ospiti dell'Hotel Acos di Marsala. La struttura, dietro il rifornimento Agip, di Via Mazara, a Marsala, è una delle tante che ospitano i migranti salvi in mare dall'esercito italiano, ricevendo dal governo 35 euro al giorno per garantire loro il vitto e l'alloggio. Ieri buona parte di questi uomini, ragazzi dell'Africa centrale, molti nigeriani, hanno inscenato una protesta davanti l'ingresso dell'hotel. La tensioen è stata alta, e sono dovuti intervenire, per cercare di calmarli, gli uomini del commissariato di polizia e i carabinieri della vicina stazione di Marsala. Hanno parlato, in inglese, con alcuni di loro, che hanno raccontato i motivi del loro disagio: sono da mesi in Italia, addirittura qualcuno dal 2013, e ancora attendono che venga concesso loro lo status di rifugiato politico, grazie al quale potranno poi muoversi liberamente verso il nord Europa a cercare un lavoro o ricongiungersi con amici e famiglie. Le forze dell'ordine si sono impegnate a segnalare il problema alla Prefettura, anche se il Prefetto Leopoldo Falco, molto attento a questo problema, è stato il primo a lamentarsi dei ritardi della commissione. Ma c'è di più, perchè i migranti protestano per le non buone condizioni in cui versano all'Hotel Acos, tant'è che hanno chiesto di cambiare struttura: "Il cibo è scadente - ci raccontano nel loro inglese - e ogni giorno ci danno pasta e pane. Inoltre le stanze sono invase dalle zanzare, e molto spesso non c'è acqua nè la corrente elettrica". Ad aumentare il malessere è anche il fatto che questi ragazzi non fanno nulla dalla mattina alla sera, se non passeggiare, o telefonare a casa grazie ai pochi spiccioli (2,50 euro) che ogni giorno ricevono come "pocket money". "Non abbiamo neanche vestiti - aggiungono - e quelli che abbiamo ce li hanno venduti durante la traversata in mare. Molti di noi non hanno scarpe". Raccontano sempre i migranti che hanno portato le loro rimostranze alla direzione dell'hotel. "Dobbiamo solo farvi mangiare e darvi un posto dove dormire" è stata la risposta - raccontano - dei titolari della struttura. 

E mentre continuano incessanti gli sbarchi che portano sulle coste dell’Italia meridionale migliaia di migranti provenienti da ogni paese  l’Austria invece, li respinge al mittente. Quarantotto migranti arrivati in Austria a bordo di un treno, sono stati fermati dalla gendarmeria e sistemati su un autobus diretto in Alto Adige. Non si tratta di un episodio isolato ma di una vera e propria politica sull’immigrazione, tanto è vero che due giorni fa 22 cittadini siriani sono stati bloccati a bordo di un treno diretto in Germania, mentre attraversavano il confine con l’Austria, e reimbarcati nuovamente alla volta dell’Italia.

“L'Italia si è dimostrata ancora una volta campione del mondo di accoglienza” dichiara  il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che nella giornata di Ferragosto, come da tradizione, ha presieduto al Viminale la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il ministro ha voluto “ringraziare la Marina Militare, la Guardia di Finanza e tutte le altre forze in campo in quella delicatissima e tragica trincea chiamata Mediterraneo”. Secondo i dati forniti dal Viminale, dall’avvio dell'operazione Mare Nostrum, lo scorso 18 ottobre, sono state salvate oltre 70mila persone. “Non sappiamo quanti di loro sarebbero morti senza la nostra missione - ha sottolineato il Alfano -. Siamo orgogliosi di aver salvato vite e di accogliere chi fugge da guerre e persecuzioni”.



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