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30/10/2017 06:00:00

Musumeci a Castelvetrano evita Lo Sciuto (che fa il comizio da un'altra parte...)

E’ finita con due incontri elettorali diversi, la giornata di venerdì scorso a Castevetrano: quello di Nello Musumeci, candidato presidente alle prossime regionali del 5 novembre e quello di Giovanni Lo Sciuto che, nella stessa coalizione, si presenta come candidato all’Ars con Forza Italia.

Il candidato presidente di “Diventerà Bellissima” era stato invitato a Castelvetrano dall’imprenditrice Elena Ferraro, che aveva comunicato che non sarebbe stata una presentazione dei partiti della coalizione e non sarebbero stati previsti interventi di altre persone (ne avevamo scritto qui). La Ferraro aveva inoltre precisato che l’invito scaturiva da un rapporto di amicizia col candidato presidente, lontano da dinamiche cittadine a lei poco conosciute.

Certo, colpisce che a meno di dieci giorni dal voto, un pezzo da novanta dell’attuale centrodestra castelvetranese non abbia detto due parole sul palco accanto a Musumeci. E colpisce ancora di più la piccata reazione di Lo Sciuto che, riferendosi non troppo velatamente al nostro giornale, ci accusa di averlo “mascariato”, facendo “apparire cose che non esistono”.

Non abbiamo mai scritto che Musumeci avesse evitato di proposito di salire sul palco insieme a lui, ma abbiamo semplicemente riportato ciò che ci ha riferito Elena Ferraro: a parte il candidato presidente, non avrebbe parlato nessun altro.

 

Ed infatti Giovanni Lo Sciuto non ha parlato. O meglio, ha parlato da un’altra parte. Sì, perché nella stessa serata ha organizzato un incontro ad Area 14 con i suoi elettori.

Ora, ammettiamo, come dice Lo Sciuto in un comunicato stampa (ma anche la Ferraro), che la tappa castelvetranese di Musumeci non fosse stata una manifestazione di natura politica, ma soltanto una “visita ad una coraggiosa imprenditrice che ha saputo dire no alla mafia”. E concordiamo pure, come aggiunge nella sua nota il neo esponente di Forza Italia, che sia stato “un segnale di grande vicinanza alla nostra città che sta vivendo un momento particolare”. Non si capisce perché allora Lo Sciuto abbia disertato l’incontro, facendo un suo comizio altrove e portandosi appresso il gruppo dei suoi sostenitori (tra i quali pare ci sia stato anche l’ex sindaco Felice Errante, anche lui non presente all’incontro con Musumeci).

 

La scena politica più comoda da rappresentare è questa: quello di Musumeci non era un incontro elettorale per i cittadini di Castelvetrano, ma una visita ad Elena Ferraro. Quello di Lo Sciuto era invece un comizio vero e proprio, svoltosi altrove proprio per non dare connotazioni elettorali ad un incontro tra il candidato presidente e l’imprenditrice, che per altro non è nemmeno candidata.

Peccato però che questa scena faccia acqua da tutte le parti, lasciando intravedere l’osceno (nel senso di ciò che sta fuori dalla scena).

E fuori dalla scena, immaginiamo che le cose siano andate diversamente.

Non appena la nostra redazione ebbe pubblicato l’articolo in cui si sottolineava che Musumeci nella sua tappa castelvetranese, avesse evitato Lo Sciuto, cominciarono a squillare i cellulari di un bel po’ di persone: politici, sostenitori, grandi e piccoli elettori. Tutti a chiedersi cosa stesse succedendo e se si potesse rimediare ad una sorta di incidente diplomatico che avrebbe certamente messo in cattiva luce uno dei candidati all’Ars più gettonati della città. Ma niente da fare. E quando i “losciutiani” si resero conto che per il loro candidato non ci sarebbe stato spazio accanto a Musumeci, nella stessa serata organizzarono altrove il comizio del loro pupillo. Senza locandine, senza comunicati stampa e senza l’aiuto dei social, è bastato un massiccio passaparola a dimezzare la partecipazione della gente all’incontro del candidato alla presidenza, che dalla piazza Cavour è stato spostato al vicino circolo della Gioventù. Una rete di comunicazione efficientissima quella dei “losciutiani”, che ha di fatto spostato almeno un centinaio di persone dalla piazza del centro città ai locali dell’Area 14.

A prescindere da come siano andate esattamente le cose (che a questo punto diventerebbe solo una questione di lana caprina), Musumeci ha fatto il suo comizio elettorale al circolo della Gioventù, proprio sotto la gigantografia del filosofo Giovanni Gentile. Luogo particolarmente apprezzato soprattutto perché, essendo un po’ raffreddato, il candidato presidente del centrodestra non avrebbe gradito la piazza aperta, come invece gli è capitato ad Alcamo.

Insomma, non una semplice visita alla Ferraro, dunque, ma un comizio vero e proprio in cui, oltre ad aver parlato di turismo, impresa ed altri temi della campagna elettorale, Musumeci ha fornito anche una spiegazione sull’aspetto spinoso degli impresentabili: “Anche se zizzania e spighe crescono assieme, la sorte della zizzania è già decisa. La zizzania diventerà falò e le buone spighe diventeranno pane per le nostre mense. Noi in Sicilia dobbiamo convivere con la zizzania, ecco qual è il problema. Sapendo però che la loro sorte è già decisa, nel momento in cui riusciamo ad isolarla e neutralizzarla”.

Ad ogni modo, proprio a Castelvetrano, il comizio di Musumeci non ha visto il suo candidato locale di punta: né a fianco del candidato presidente, né tra il pubblico.

Insomma sono ormai lontani i tempi del 2102, quando alla manifestazione di apertura della campagna elettorale di Lo Sciuto, candidato a sindaco della città, aveva partecipato perfino Raffaele Lombardo, allora presidente della Regione Siciliana.  



Native | 2024-07-16 09:00:00
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