Il Partito Democratico a Marsala ha riunito la sua direzione lunedì sera, quella che sembrava una visione diversa del tipo di amministrazione degli ultimi mesi della sindacatura e della Giunta Di Girolamo da parte della segretaria del circolo dem, Antonella Milazzo, è storia passata.
Verso la metà di luglio, cioè fino a pochi giorni fa, la Milazzo dichiarava ai nostri microfoni che era necessario un rilancio di tutta l'azione amministrativa, un pit stop che riguardava un'attenta analisi degli assessorati, dato che - sono parole sue - "si era perso l'entusiasmo".
Ora, a quanto pare, l'ha ritrovato. Lunedì sera la relazione letta al circolo è stata di opposta sfaccettatura, è stata elogiato il lavoro di tutta la Giunta e del Sindaco, e per Milazzo gli assessorati non vanno azzerati né ovviamente gli assessori cambiati. La discussione riguarda pertanto solo le due postazioni mancanti: Lavori Pubblici e Sport - Turismo - Spettacolo. Ci sarebbero anche tempi brevi, entro ferragosto l'assessore ai Lavori Pubblici verrà nominato; il sindaco, Alberto Di Girolamo, terminerà il giro di consultazioni di tutti i gruppi consiliari, maggioranza e opposizione. Il sindaco parte non tanto dagli assessorati ma chiede ai consiglieri tutti di rilanciare il programma amministrativo.
Ad ognuno è stato chiesto di collaborare, di interagire e di inserire idee e progetti per i prossimi tre anni di amministrazione.
La relazione di Milazzo ha la solita strategia già nota: una maggiore governabilità con l'allargamento della maggioranza, si guarda al centro, al gruppo dell'UDC.
Per la segretaria marsalese l'Amministrazione sta lavorando bene e in una direzione ad ampio respiro che parte dai progetti di Area Vasta e Agenda Urbana, a lunga scadenza. Non si mollano e quindi non si azzerano gli assessori del PD, si rilancia con il giro di consultazioni, altra corsa altro giro.
La Milazzo compatta con il sindaco e con il vice, Agostino Licari, gli attriti del passato sono già acqua passata, la frattura consumata è quella con il capogruppo PD, Antonio Vinci.
Il gruppo consiliare dem del resto è scollato dall'amministrazione e a tratti lo è anche dalla segreteria, spesso si trovano, i consiglieri, in imbarazzo in aula. Vinci dice che non è così, e ha scritto una nota che potete leggere cliccando qui.
Il nodo Federica Meo non è stato sciolto, la giovane consigliera ha, qualche mese fa, dichiarato in aula di schierarsi con il deputato regionale Paolo Ruggirello. Sembrerebbe tutto normale perchè Ruggirello è PD, e allora perchè dirlo in aula? E' stato un sottolineare l'evidente ma chi legge la politica ha pure capito che di evidente c'è che la Meo risponde non più al gruppo del PD consiliare ma a quello dei Democratici per Marsala, semplificando: la Meo politicamente sposa Sturiano. In consiglio comunale, per chi non ha possibilità di ricordare a memoria d'uomo riguardi le dirette streaming, è evidente. Nulla di male sotto il sole, la Meo fa politica e la fa con chi e come vuole ma è il PD a dovere pretendere chiarezza al proprio interno. E' la segretaria comunale del circolo che dovrebbe chiedere doverosamente di sapere in aula su chi può contare. Ma il nodo Meo non è stato sciolto perchè adesso gli assetti interni del PD sono saltati ed è necessario portare a sé più che chiarire le posizioni.
Antonella Milazzo dalla sua, intanto, ha dichiarato che non intende ricandidarsi all'ARS: parlamento inefficiente. Ma se davvero il parlamento siciliano è improduttivo ed inefficiente perchè dirlo adesso a fine legislatura? Non crediamo che ci vogliano cinque anni per comprendere la lungaggine, nota a tutti, dell'Ar. Sottolineare adesso una volontà di non candidatura apre in realtà nuovi spiragli per fare altro, Di Girolamo potrebbe chiamarla in Giunta. Una sorta di paracadute. Anche qui non ci sarebbe nulla di male, il fatto è che in politica diventa tutto poco credibile, fatti e persone comprese, quando ci si nasconde, si arrabatta, si nega e poi ci si piega.
Dalla direzione il PD non esce bene, ci sono diverse anime dem, pensieri discordanti che innescano malcontenti e che portano a divisioni sotto le regionali che poco fanno bene al partito. E sulla questione Marsala c'è il rischio di bruciarsi le mani, brutta ustione.
Ne escono uniti il sindaco e il suo vice con la segretaria comunale del circolo e qualche consigliere comunale, la spaccatura con Vinci è accertata.
Ultimi giorni ancora, un agosto rovente si prospetta sotto il profilo degli equilibri, precari, instabili e che si reggono su un filo di capello.
A cosa porterà questo giro di consultazioni? I posti di assessori sono solo due liberi e disponibili, i gruppi consiliari che hanno portato all'elezione del sindaco nel 2015 un po' di più. Gli unici a cui conviene fare i battitori liberi sono quelli del PSI, ognuno reclama qualcosa per aver contribuito a Di Girolamo di fare il sindaco della città.
Intanto Milazzo sulla sua relazione ha preteso il voto della direzione, ed è stata approvata. Milazzo tiene a precisare che “l'assetto del PD in Giunta non va toccato, la situazione di lentezza dell'amministrazione non è da addebitare agli assessori o viceversa. Il sindaco sta lavorando bene su progetti importanti e la prossima amministrazione troverà tutto pronto, forse si pecca nell'ordinario ed è su quello che lavoreremo tanto”.
Chiede la Milazzo maggiore sinergia e comunicazione tra la segreteria e il gruppo consiliare, sul nodo Meo sostiene che “non c'è nessuna questione Meo, tra l'altro non era nemmeno all'ordine del giorno e poi la Meo era assente. Non costituisce caso politico il fatto che la Meo voti un deputato piuttosto che un altro all'interno dello stesso partito, semmai se ci sono delle discrepanze sull'assetto del gruppo consiliare allora quello si chiarirà così come richiesto dal capogruppo Antonio Vinci”.