19,00 - Dura replica dei consiglieri del gruppo "Una voce per Marsala", Marrone e Coppola: "Leggo con dispiacere che l’Assessore Salvatore Accardi addita al mio voto di sfiducia politica del Presidente della commissione “Politiche Sociali” le cause delle sue dimissioni. Mi dispiace smentire le dichiarazioni di Accardi che avrebbe dovuto leggere il verbale della seduta di ieri 10 Luglio 2017 dove la consigliera Linda Licari lamentava la poca considerazione che l’Assessore di pertinenza Clara Ruggieri ha avuto nei confronti suoi e della commissione stessa. Accardi dimentica che da quando codesta Amministrazione Comunale si è insediata non ha mai coinvolto il gruppo “Una Voce per Marsala” nelle scelte politiche che sono state fatte. Eppure, in campagna elettorale questo movimento ha sostenuto con impegno e lealtà la candidatura a Sindaco del Dott. Alberto Di Girolamo, sperando di poter dire o proporre qualcosa nell’interesse della città di Marsala.
Noi consiglieri comunali del gruppo “Una Voce per Marsala” ci riteniamo offesi dal comportamento scorretto che codesta amministrazione ha assunto nei nostri confronti e di quasi tutto il Consiglio Comunale, venendo meno agli impegni assunti iniziando dall’aumento della tariffa della TARI, dalla rinegoziazione dei mutui la cui destinazione delle somme doveva coinvolgere, a detta del Signor Sindaco tutti i partiti politici, sia di maggioranza, che di opposizione.
Non siamo stati informati e non abbiamo potuto dire la nostra sui parcheggi per i residenti; non abbiamo potuto dire la nostra sul raddoppio delle tariffe per i Park-card e nemmeno sul parcheggio a pagamento del Lido Signorino nei giorni festivi. E ancora non siamo stati coinvolti nella predisposizione del programma triennale delle opere pubbliche; non siamo stati coinvolti nella redazione del Bilancio di Previsione del 2017. A fronte di quanto specificato, caro Assessore, le ricordiamo che il nostro rappresentante in giunta era proprio Lei.
Quindi La preghiamo di dire chiaramente alla città che questo voto di sfiducia alla Presidente della Commissione Politiche Sociali è stato un modo pulito, anche se tardivo, per poter abbandonare una barca che fa acqua da tutte le parti".
16,00 - “Prendo atto con rammarico delle dimissioni dell'assessore Acccardi. Nel ringraziarlo sentitamente per l'impegno e la dedizione con cui ha svolto in maniera eccelsa il suo lavoro in questi due anni di Amministrazione, restano immutate la stima e la fiducia nei suoi confronti. E ciò, tenuto conto altresì delle motivazioni spiccatamente politiche che lo hanno portato alla personale scelta di dimettersi”. Queste le parole del Sindaco Di Girolamo.
15,40 - Si attende a minuti una dichiarazione del Sindaco Alberto Di Girolamo, che, probabilmente, aprirà una fase di rimpasto di tutta la Giunta e degli assetti dell'Amministrazione Comunale, dato che ormai coloro che dovrebbero fare parte della maggioranza politica a Marsala vanno un po' per i fatti loro. La Giunta, tra l'altro, con le dimissioni di Accardi, manca di due assessori, perchè da quasi un anno si è dimessa l'assessore Cerniglia, e non è stata ancora sostituita.
15,05 - Le dimissioni di Accardi hanno natura politica. Lo scrive l'assessore in una nota inviata al Sindaco: "Mi dimetto -è la sintesi di Accardi - perché il gruppo politico a cui faccio riferimento, Una voce per Marsala, in questi due anni è stato spesso contrario all'Amministrazione e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il voto del consigliere Alex Coppola per la sfiducia politica del presidente della commissione politiche sociali, Linda Licari, a cui va la mia solidarietà". Accardi passa poi, nella lettera, ad elogiare il lavoro fatto in questi due anni (su tutti: il completamento del Monumento ai Mille) e l'impegno profuso dal Sindaco Di Girolamo per la città di Marsala "non guardando in faccia a nessuno".
14,50 - La notizia delle dimissioni dell'assessore ai lavori pubblici della Giunta di Marsala è giunta improvvisa, e non era nota a nessuno. Anche lo stesso presidente del consiglio comunale di Marsala, Enzo Sturiano, dice di averla appresa da un messaggino, ma non sa i motivi delle dimissioni. Si attende una nota dal Comune.
14,30 - L'assessore Salvatore Accardi ha rassegnato le sue dimissioni da componente della Giunta Municipale di Marsala guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo.
07,00 - Balla, Linda! Si è consumato, ieri mattina, l'ennesimo regolamenti di conti a Marsala tra i consiglieri comunali, un muro che questa volta ha visto cadere Linda Licari, consigliera comunale di maggioranza e presidente della commissione Politiche Sociali. Sul piatto le hanno servito la sfiducia dalla carica di presidente.
A chiedere la sua testa sette consiglieri che compongono la stessa commissione da Michele Gandolfo a Flavio Coppola passando per Rosanna Genna e Alex Coppola. Un passaggio che trova una precisa connotazione politica, che non si ferma ai sette che hanno decretato la sfiducia ma ad un piano ordito da più consiglieri.
La Licari lascia la presidenza di quella commissione come qualche mese fa avvenne per un altro consigliere di maggioranza, Calogero Ferreri.
È una pagina politica da leggere come azione volta a colpire non proprio la Licari ma direttamente il sindaco, chiaro il messaggio: apri il dialogo con il consiglio comunale, apri una collaborazione, che in molti casi equivale ad un assessorato ancora vacante, altrimenti il piatto della sfiducia ai presidenti di commissione di maggioranza é servito, a cominciare dai fedelissimi.
La motivazione della sfiducia è “un mero atto politico contro la gestione dei servizi sociali, contro l’indirizzo politico dell’assessore Ruggieri che ha disatteso le aspettative della città e contro il sindaco che non ha ascoltato le istanze presentate dalla commissione”.
La Licari paga, adesso, il prezzo di anni di politiche sociali sbagliate, non può certamente essere additata come colei che non ha saputo risolvere la questione Casa di Riposo. Del resto in consiglio siedono da anni consiglieri comunali che rinnovano il loro seggio ogni cinque anni e che a casa hanno portato pochi risultati, sostenere che solo la Licari non abbia saputo dare indicazioni politiche risolutive per quell'Ente è spogliarsi di determinate verità e di altrettante inefficienze di politiche passate. L'accanimento, alla stregua di quello del Piano Paesaggistico, è uguale: ricerca di colpe politiche da addossare a questa di Amministrazione.
L'assessorato a cui fa riferimento la delega delle Politiche Sociali è quello che fa capo a Clara Ruggieri, in tanti in consiglio hanno chiesto le sue di dimissioni, da Letizia Arcara e quindi Oreste Alagna alla stessa Rosanna Genna. L' assessore prenderà atto del fatto che non può far finta di non sentire e dovrà cercare il dialogo con taluni consiglieri ovvero la via delle dimissioni sarà a inevitabile. E' Linda Licari che ha pagato le scelte di questo assessore, scelte non condivise dai tanti consiglieri.
La Licari a caldo della sfiducia commenta l'accaduto:
“Ciò che mi rammarica maggiormente è il dover pagare, a detta dei componenti che hanno proposto la sfiducia, la mancata condivisione da parte dell’assessore e il sentirmi dire che sul mio operato non c’è nulla da eccepire, ma si agisce per dare un segnale al sindaco. Il mio lavoro non ha mai subito l’influenza né dell’assessore, né del sindaco. Mi sono sempre mossa in autonomia cercando di aprirmi anche all’opposizione, ascoltando e ponendo avanti prima le istanze dei componenti a me più avversi, convinta che il bene comune e in questo caso dei soggetti più disagiati fosse priorità assoluta per tutti, senza distinzione di appartenenza politica. Per me la politica è spendersi, risolvere i problemi della collettività con dinamicità e
intuizione, è presenza, ascolto, capacità di parlare dal basso e con tutti. Non posso cambiare il mio modo di operare solo perché qualcuno pensa che sono “troppo presente”. Si sente un bersaglio la Licari “sono stata attaccata perchè per qualche mese ho rinunciato all'indennità di consigliere, per aver proposto, con la commissione, in tempi rapidi emendamenti per sollevare dalle spese le famiglie sul trasporto disabili, e altro. L’eccessiva operosità in politica da fastidio e questo ha creato un clima pesante nei mei confronti...”.
Il sospetto per la Licari, e di stessa opinione anche altri consiglieri, è quella di una regia ben precisa e studiata: “Adesso la verifica politica, dopo il voto di sfiducia di due componenti della maggioranza (Alessandro Coppola-Una voce per Marsala e Michele Gandolfo-PSI) è inevitabile. Pertanto ringrazio i componenti di commissione che hanno sempre collaborato e anche a chi oggi pur chiedendo la sfiducia mi ha sottolineato di aver svolto il lavoro sempre con senso di responsabilità, abnegazione e costanza. Continuerò a svolgere il mio lavoro con la stessa tenacia per l’escluivo interesse della città, in ogni settore in cui potrò agire, senza secondi fini e richieste di poltrone”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la, perenne, crisi della Casa di Riposo sempre in rosso, con tanti debiti difficili da risanare e ospiti della terza età che non scelgono più la Giovanni XXIII ma preferiscono andare in strutture private. L'Amministrazione ad oggi non ha partorito nessuna soluzione per quell'Ente eppure bisognerebbe pensare da imprenditore. Se un'attività commerciale non produce entrate, cioè attivi, ma solo passivi, chiamati debiti, non c'è altra soluzione se non la chiusura, il sovra indebitamento non porterebbe a nessuna soluzione se non ad un perdurare di uno stato che poi pagheranno gli stessi dipendenti.
Si scatena l'ira di Enzo Sturiano e di Arturo Galfano su Linda Licari che paga lo scotto di essere vicina a sindaco e vice sindaco.
La guerra inizia sui social, atti di accusa pesanti e fuochi incrociati tra Michele Gandolfo e la stessa Licari :
“Ricordo al consigliere Michele Gandolfo che da anni scalda una comoda poltrona, un po' di qua e un po' di là (a convenienza!) che è stato per anni presidente di commissione politiche sociali, senza trovare soluzioni per risolvere i problemi in cui versa -da anni- la CASA DI RIPOSO. Come al solito si sfruttano i disagi sociali, i posti di lavoro di coloro che vivono nell'incertezza delle sorti della struttura, per fare politica, quella più becera, quella che non lascia margini di speranza per chi vorrebbe impegnarsi seriamente per il bene comune. Collega caro, ti ricordo che hai un onorevole che ti rappresenta alla Regione, che sei in un gruppo, quello dei socialisti che anche se è un po' di maggioranza e un pò di opposizione, c'è! Inoltre fai parte anche tu della commissione, pertanto SMUOVITI e vedi di trovare soluzioni, e se ce le hai in tasca come dici, dimostra che sono fattibili. Gli onorevoli di riferimento, per chi ce li ha, non servono solo a garantire consulenze ai parenti! E poi finiamoli con questi giochetti, i burattinai muovono le fila e i burattini si muovono senza sbagliare una mossa. La gente è stanca di assistere a questi giochetti! Riferisci al tuo capo, meglio spendere energie per risolvere i problemi della città. È molto più produttivo e magari vi farà sembrare più credibili! Sono certa che in poco tempo riuscirai a risolvere i problemi della casa di riposo. Ricorda anche al tuo capogruppo, vicepresidente del consiglio che abbiamo scritto una nota per autorizzarci a far sopralluogo alla casa di riposo e incontrare il commissario e i dipendenti, dopo tre mesi, aspettiamo ancora la RISPOSTA! Forse era impegnato a far i sopralluoghi con il presidente e quindi non poteva autorizzarci! Non si vive solo di poltrone!”.
Picchia duro la Licari, non le manda a dire, il popolo dei social è con lei, la esortano ad andare avanti. Per Gandolfo, che chiede le dimissioni, l'assessore Ruggieri e la Licari non sono in grado di affrontare tali problemi:“Fate una cosa onorevole dimettetevi”.
Gandolfo poi afferma di essersi contraddistinto negli anni di politica per essere stato in grado di lottare contro i poteri forti, la Licari è di opinione diversa: “Contraddistinto? per esser salito sempre sul carro del vincitore, prendendo il taxi di turno e poi puntualmente cambiare in ogni consiliatura casacca, nessun azione di governo, nessuna soluzione da proporre all'amministrazione sostenuta”. Poi si sofferma sulle dinamiche interne al gruppo consiliare del PSI, che tra le altre cose pare essere scollata dalla dirigenza del partito marsalese, “fino ad un anno fa aveva l'assessore allo sport della sua parte politica, e che oltre a farla dimettere, non sono riusciti a risolvere i problemi del palazzetto, della Bellina e di tanto altro...Michele Gandolfo con i suoi compari che si fanno chiamare SOCIALISTI hanno fatto saltare il loro assessore, sempre con le strategie dei conticini, solo numeri (da grandi statisti), ponendo al sindaco i soliti contentini e chiedendogli al solito talvolta la testa di un assessore, talvolta la testa del vice sindaco tanto antipatico al caro ex "compagno" di gruppo Arturo Galfano (chissà perché poi ce l'hanno proprio con lui?, troppe commissioni di controllo sugli appalti? troppe restrizioni negli uffici? Troppi risparmi? Nessun incarico di consulenza affidato all'amico dell'amico?chissà...”.
I toni solo molto alti e non fanno presagire nulla di buono, quale altra testa cadrà adesso? I consiglieri comunali, constatatoo il fallimento di questa Amministrazione, tanto da sottolinearlo sempre, per porre fine al perdurare della sindacatura potrebbero utilizzare altri escamotage.
Non c'è bisogno nemmeno di aspettare i due anni e sei mesi, voluti dalle legge, di sindacatura per sfiduciare il sindaco, basterà non votare il bilancio, non farlo approvare e così andare tutti a casa. Lo faranno? Sentiremo parlare di responsabilità politica verso gli elettori, sarà questa la carta che si giocheranno gli ospiti di Palazzo VII pur di non andare al voto.
Sulla sfiducia di ieri a Linda Licari si è espresso il gruppo consiliare del PD insieme alla segretaria comunale, Antonella Milazzo. I dem ritengono che quello che si è consumato sia un atto grave e senza precedenti: “La sfiducia votata oggi alla presidente della commissione consiliare servizi sociali è un atto politico grave. La consigliera Linda Licari ha sempre svolto il suo ruolo con abnegazione, equilibrio e competenza e tale atto appare quanto mai ingiustificato e inopportuno. I rapporti fra consiglio comunale e amministrazione o le legittime critiche all’azione amministrativa non possono e non devono ripercuotersi sui presidenti delle commissioni consiliari, come purtroppo già accaduto nel passato. Alla luce di quanto accaduto, è sempre più urgente procedere ad un chiarimento tra le forza politiche di maggioranza per evitare il ripetersi di situazioni del genere e per rilanciare l’azione amministrativa”.
Solidarietà arriva alla Licari dal consigliere e compagno di gruppo, Daniele Nuccio: “E' chiaro che in Consiglio Comunale non si entra nel merito delle discussioni, siamo alla rappresaglia. E c'è del metodo in tutto questo. E' un copione che si ripete di fatto.Qualche tempo fa a farne le spese il collega Ferreri che venne, ingiustamente a mio avviso defenestrato dalla presidenza della sua commissione. Bene, anzi male. C'è una strategia nemmeno tanto occulta per limitare quanto più possibile l'azione di quanti a viso aperto ogni giorno e con costanza cercano di dare il proprio contributo, nella più totale libertà e con grande senso del dovere. Colpire Linda Licari vuol dire inviare l'ennesimo messaggio all'amministrazione. E proprio dall'amministrazione e dall'assessorato di competenza mi aspetto una reazione in questo senso. Deve arrivare un segnale! Una reazione a quanti pensano che si possa sacrificare l'interesse generale sull'altare dell'interesse particolare e della vendetta”.
E nell'attesa dei chiarimenti Linda balla, da sola.