Quantcast
×
 
 
01/07/2017 06:00:00

Incendio ad Erice, niente prevenzione e mezzi inadeguati. La Regione sotto accusa

 Due giorni di scirocco neanche troppo forte, le temperature elevate, la mano criminale di chi ha appiccato il fuoco e ancora una volta, purtroppo, il risultato è un devastante incendio che ha distrutto gran parte del territorio di Erice e dintorni. A qualche giorno dall’incendio non si sono ancora spente le polemiche, e a finire sotto accusa è in particolare il governo regionale per la totale mancanza di attività di prevenzione, tra l’altro gli amministratori comunali di Erice qualche giorno prima avevano incontrato il comandante dei Vigili del fuoco di Trapani per allertarlo e chiedere alla Regione di mettere a disposizione un elicottero di stanza a Valderice, così come fatto negli anni precedenti.

La Regione Sicilia pur avendo le somme necessarie non ha fatto in tempo a stipulare la convenzione con la Protezione Civile Nazionale nè a indire la gara per l'affidamento del servizio ad un soggetto privato.
Tra politica e burocrazia, le autorità preposte hanno fatto ben poco per prevenire i danni e cosa ancor più grave è che si sapeva già da qualche giorno che ci sarebbe stata una rischiosa ondata di calore.

Per il neo sindaco di Erice, Daniela Toscano, ci sarà il massimo impegno per l’accertamento di omissioni o ritardi degli Enti competenti, inoltre ritiene che abbia contribuito ad accrescere le proporzioni dell'incendio anche l’utilizzo di mezzi vecchi e inadeguati.  Qui la dichiarazione completa del sindaco Toscano:

L’ennesimo tentativo doloso di incendiare la montagna di Erice ha sconvolto una comunità intera che ancora una volta ha dovuto fare i conti con l’imbecillità di chi, con un vile gesto, ha causato la distruzione di vastissime aree di vegetazione e di patrimonio boschivo mettendo in grave pericolo la vita di tanti abitanti le cui abitazioni sono state sfiorate dalle fiamme che per due giornate consecutive hanno sconvolto la nostra magnifica montagna.
E’ ancora presto ancora per avere una ricognizione anche sommaria dei danni, è chiaro tuttavia che anche stavolta, come nel passato, la comunità ericina si rialzerà prestissimo. Non appena riceveremo le relazioni di tutti gli organi che a vario titolo hanno collaborato nello spegnimento dell’incendio, assieme alla Giunta valuteremo ogni possibile azione volta a tutelare la nostra comunità e per accertare le possibili omissioni o ritardi che abbiano potuto amplificare i danni dell’incendio.
E’ apparsa chiara, comunque, fin dai primi momenti dell’incendio, l’inadeguatezza di alcuni mezzi intervenuti sul posto. Come è apparso chiaro che nonostante le ordinanze sindacali antincendio emanate dal comune di Erice che impone a privati e soggetti pubblici la realizzazione di adeguate fasce parafuoco, nonché ai vari entri preposti a vario titolo di controllarne l'ottemperanza e di contestarne in tutte le sedi l'eventuale inadempienza, che qualcosa non era andata per il verso giusto.
Ma adesso chi rifonderà i danni subiti dai cittadini anche per la negligenza di Enti pubblici che verosimilmente non hanno ottemperato alle più elementari misure per evitare che tutto ciò potesse accadere? Noi faremo la nostra parte fino in fondo, come sempre abbiamo fatto, e già nelle prossime ore chiederemo la convocazione urgente in Prefettura di un tavolo tecnico per chiarire ogni aspetto e per salvaguardare tutto ciò che è rimasto. Concludo con un sentito e caloroso ringraziamento a tutti gli uomini e le donne di questa comunità che insieme ai volontari delle associazioni di Protezione Civile ed agli instancabili operatori del Comune, della Forestale, dei Vigili del Fuoco e di tutte le Forze di Polizia, con il loro straordinario impegno hanno evitato che la tragedia assumesse proporzioni ancora peggiori.

 

Attacca il Governo Crocetta la deputata del M5S Valentina Palmeri, denunciando la mancanza di pianificazione a livello regionale:Il governo Crocetta – afferma - è stato il governo dell’improvvisazione. Non sa cosa sia la programmazione, non ha mai pensato a una pianificazione per la prevenzione degli incendi. Il presidente Crocetta e l’assessore al Territorio e ambiente Croce sono corresponsabili di quanto è successo sul monte Erice. Forse non tutti sanno che ci sono centinaia di autobotti inutilizzate perché in assessorato non hanno ancora espletato le procedure di gara per la manutenzione dei mezzi. Inoltre, per contrastare l’incendio non si è potuto far ricorso agli elicotteri perché sono passati dal corpo Forestale".

Mancanza di Pevenzione
Non basta solo la repressione degli autori dei roghi, ma occorre una strategia basata sulla prevenzione degli incendi – continua la parlamentare del M5S -. L’incendio sul monte Erice – continua Palmeri - ha causato la distruzione pressoché totale di uno dei polmoni verdi della provincia di Trapani. Come è successo ormai troppe volte purtroppo, oltre ai soccorritori che si trovano a dover andare a spegnere i roghi con mezzi obsoleti e talvolta inadeguati, va evidenziata la totale assenza di prevenzione”.


Sistema di videosorveglianza
                                                                                                                                                                   La portavoce M5S propone di dotare le aree maggiormente sensibili dell’Isola di sistemi di videosorveglianza che permetterebbero di monitorare il territorio in modo più efficace. Il sistema agevolerebbe anche l’individuazione degli autori degli incendi, nel caso di origine dolosa. La Regione, con il progetto “Ateso-Astuto”, aveva previsto un sistema di prevenzione e coordinamento antincendio. Il progetto nel suo complesso, che vanta una cifra già stanziata di 28 milioni di euro, consta di due programmi paralleli che dovrebbero collaborare insieme: Atheso (Adeguamento tecnologico sale operative) è un sistema molto complesso che funziona al 50 per cento. L'adeguamento satellitare e l'installazione di telecamere è il programma AteSO che non è mai entrato pienamente in funzione. “Per chi non lo sapesse “Ateso-Astuto” è il sistema di gestione delle procedure di emergenza della Forestale. Questo sistema consente la gestione degli eventi (incendi, calamità naturali, illeciti) e delle risorse disponibili dislocate e geolocalizzate sul territorio (personale, squadre, presidi, mezzi terrestri e aerei) in tempo reale. Il sistema, tra le altre cose, prevedeva proprio l’installazione di telecamere in diverse aree a rischio dell’Isola, cosa che non è mai avvenuta”.

 “Puntare sulla repressione degli autori dei roghi è fondamentale, - conclude la deputata M5S - ma non basta, bisogna realizzare una rete di monitoraggio del patrimonio boschivo siciliano; dotare il corpo Forestale della Regione Siciliana, come avviene per la gran parte degli enti pubblici, di telecamere per il controllo del territorio; infine, ma non per ultimo, rinnovare i mezzi a loro disposizione. Purtroppo Crocetta, anziché interessarsi ai reali problemi della nostra Isola, pensa solo al cambio degli assessori e alla spartizione delle poltrone con nomine la cui unica giustificazione è l’imminente tornata elettorale”.

Mancanza di personale                                                                                                                                                                               "A rendere ancora più amara la realtà di quanto accaduto, arriva contemporaneamente ai roghi,  - non solo quello di Erice ma anche gli altri in giro per la Sicilia -, la notizia che sull’isola mancano oltre 400 operai addetti allo spegnimento degli incendi. Molti dipendenti della forestale, infatti, hanno scelto di svolgere l’attività di manutenzione dei boschi e di prevenzione, guadagnando qualcosa in meno ma con la certezza di firmare subito il contratto (l’antincendio è partito in ritardo) e certamente di rischiare meno. Così i sindacati denunciano difficoltà nel costituire le squadre e lanciano l’allarme sulla carenza di vedette e addetti allo spegnimento

Il nuovo meccanismo di reclutamento prevede l’assunzione degli operai da una graduatoria unica dove i lavoratori, in base alle qualifiche possedute, possono decidere autonomamente quale tipo di mansione svolgere, se di prevenzione nei boschi o di spegnimento incendi. "La manutenzione è partita prima – spiega Alfio Mannino a capo della Flai Cgil così in tanti hanno scelto questa soluzione ritenendola più sicura". Anche per Nino Marino della Uila Uil «si è creata l’illusione che nell’azienda gli operai abbiano più possibilità di svolgere le giornate». Calogero Cipriano della Fai Cisl fa anche notare, però, che "l’età media dei forestali è molto alta e sulle indennità di rischio ci sono state troppe polemiche".

Insomma, i tre sindacalisti lo fanno capire chiaramente: molti forestali stanno scegliendo attività più sicure rispetto all’antincendio, anche a costo di guadagnare meno. «Possono perdere in media anche 200 euro al mese» dice Marino. La carenza di personale non è però indifferente. La Cisl funzione pubblica solleva poi il problema d’organico nel Corpo forestale.

«Questo governo nei fatti non ha mai preso serie iniziative per rimpinguare l’organico del Corpo forestale regionale» dicono Gigi Caracausi e Paolo Montera, mentre Antonio Rocco, responsabile d’area, spiega che "di fatto in servizio ci sono poco più di 600 unità con età media di 55-60 anni per affrontare l’ennesima campagna antincendio".

La soluzione secondo i sindacati  potrebbe arrivare dal bacino dei 78isti, operai così chiamati perché per contratto devono svolgere 78 giornate di lavoro l’anno. Questo bacino vede migliaia di operai ancora non immessi in servizio. Secondo il dirigente generale Fabrizio Viola, però, «per reclutare i 78isti servono risorse che al momento non ci sono, avevamo programmato le attività in un certo modo, così è chiaro che cambia tutto».
Viola conferma che "in alcune province ci sono criticità a causa della mancanza di personale, ma stiamo tamponando l’emergenza spostando all’antincendio tutti i 200 operai a tempo indeterminato".



Cronaca | 2025-01-10 09:41:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Sicilia: 21enne ucciso a colpi di pistola da un coetaneo

Giuseppe Francesco Castiglione, il giovane di 21 anni ferito giovedì pomeriggio a Catania con cinque colpi di pistola, è morto nella notte all’ospedale Garibaldi Centro, dove era stato ricoverato in codice rosso e sottoposto a un...

Cronaca | 2025-01-10 09:23:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Buongiorno24 del 10 Gennaio 2024

Nuovo appuntamento con Buongiorno24, il format in diretta streaming con la redazione di Tp24 per commentare insieme i principali fatti della giornata. Ecco i temi di oggi, 10 gennaio 2025: Sanità pubblica in crisi in Sicilia:...

EA2G | 2024-12-23 14:54:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

L’augurio di buone feste da Ea2g e Studio Vira

Natale, tempo di riflessioni, bilanci, buoni propositi, sia individuali che di gruppo, di squadra! Anche il nostro team non si esime da questo e ne fa un momento di condivisione degli obiettivi raggiunti, ma anche di quelli prospettici, alla luce...