TRAPANI – C’è un portale web che dovrebbe essere al top, visto anche quanto è costato, per la generazione di flussi turistici in entrata per il territorio tutto del trapanese, ma che invece genera solo molta confusione. È il sito internet del Distretto turistico Sicilia occidentale la cui realizzazione – affidata con bando europeo nel settembre 2015 dal Comune di Trapani (in qualità di Ente capofila di una serie di progetti coordinati dal Distretto) – sarebbe dovuta costare poco più di 45 mila euro. Il progetto complessivo che, invece, è più articolato, è stato finanziato, e liquidato, grazie al sostegno del Fondo europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.) ed una compartecipazione del Distretto turistico (circa 17 mila euro), per un importo totale di 246 mila 187,17 euro. Ma veniamo all’analisi di questo ‘portale turistico’ di cui si sentiva proprio il bisogno, vista ‘la carenza’ di strumenti del genere in Sicilia.
TROPPA ROBA DA SCRIVERE, MEGLIO ASTENERSI – “Sono talmente tante le manifestazioni a carattere religioso o popolare, a cavallo tra il sacro e il profano, come la Settimana Santa o la leggendaria Processione dei Misteri, che farne un elenco completo è pressoché impossibile”. Più che ‘impossibile’ pare incredibile, ma è quello che si legge nella pagina web ‘Arte e Tradizione’, oltre che una lunga serie di generiche banalità.
UN PORTALE WEB RICCO NEI COSTI, POVERISSIMO NEI CONTENUTI – Non deve, però, essere parso ‘impossibile’ incassare i quasi 32 mila euro («Portale web» promo commerciale 45 mila 363,64 €, meno il 29,9% di ribasso complessivo su base d’asta) per la sola realizzazione del sito web da parte dell’azienda di Paderno Franciacorta (BS), la BBS S.r.l., vincitrice del bando di gara.
MANCA PURE IL ‘COUS COUS FEST’ – La ricerca tramite la pagina ‘eventi’ non restituisce alcunché, qualora qualche disperato volesse malauguratamente imbattersi in questo servizio fantasma. A cosa può essere utile un portale turistico che non riesce a dare uno straccio di notizia nemmeno del Cous cous fest di S. Vito Lo Capo? Uno degli eventi che da anni porta migliaia di turisti realizzando la tanto ambita ‘destagionalizzazione’ del turismo. Stessa cosa accade se si tenta una ricerca per date future: provare a inserire una ricerca per singolo Comune? Niente, non va, non serve a nulla.
…ED È PIENO DI ERRORI/ORRORI – Tocca rilevare pure quest’altra fesseria. Nella pagina ‘trasporti pubblici‘ sono schedulati pure i voli che non volano più da anni! I voli da Trapani per Catania, per esempio, non ci sono più da oltre 10 anni (dalla primavera del 2006), ma i geni, che hanno creato e curato questo ‘portale turistico’ non se ne sono nemmeno accorti. Così come non c'è più da tempo la nave Trapani - Cagliari. Per non parlare poi dei link trasporti anche questi errati: vedi Trenitalia (restituisce: “Siamo spiacenti la pagina non è al momento disponibile”), Ustica Lines che, da un po’, si chiama Liberty lines; Segesta bus (buscenter.it) che parla della Campania in home page e solo in italiano, e della Sicilia non c’è traccia a meno di faticare un po’ navigando al suo interno; per le autostrade c’è solo la Palermo - Trapani A 29. E la Palermo - Mazara del Valloche fine ha fatto? Nisba! Tanto il Comune del satiro paga (e tace) ugualmente la sua quota annuale (cinque mila euro per il 2013) al Distretto, anche se hanno cancellato l’autostrada.
Sempre per la serie: ‘la galleria degli orrori,’ questa pagina che linkiamo, relativa a riserve e parchi naturalistici, dovrebbe parlare italiano e invece è in inglese, ma il ‘portale turistico’ è tutto così, ricco di incongruenze e strafalcioni vari.
‘DU IU SPICCH INGLISC? NO, DENGHIU’ – A quali turisti si vuole rivolgere il Distretto Turistico Sicilia Occidentale? Non è ben chiaro dato che, il suo strumento principe, il sito web – vista l’importanza che hanno oggi le nuove tecnologie nella pianificazione e poi gestione quotidiana di un viaggio – non parla nemmeno le lingue straniere? I contenuti, all’interno delle singole pagine, non sono tradotte in inglese, come tra l’altro previsto (link in alto a destra del portale web). Inutile aspettarsi qualcosa di meglio per le altre lingue straniere previste: francese, tedesco e romeno. La settimana Santa in Sicilia Occidentale, per esempio, ma non è l’unico evento da considerarsi, è solo in italiano. La pagina in francese dei punti d’interesse, invece, battezza una sorta di nuovo esperanto: cinque descrizioni in italiano e una in inglese (?). Alta qualità insomma.
CONTROLLO, VERIFICA E AGGIORNAMENTO CONTENUTI? NO THANKS! E soprattutto deve esserci stata una grande verifica e controllo da parte del Comune di trapani e del Distretto Turistico Sicilia Occidentale sui contenuti pubblicati. E sugli aggiornamenti delle informazioni pure: l’ultimo contenuto nella sezione ‘press’ del sito è dell’aprile 2016!
L’APP ‘MONOCRATICA’ CHE FA FLOP – Su tutte le pagine del portale, in basso a destra, si trovano in bella evidenza le icone che farebbero supporre la possibilità di potere scaricare l’applicazione mobile. Peccato che i link all’app store, cioè il negozio virtuale dedicato a tutti coloro i quali usano ‘il sistema operativo della mela’ non funzioni. E nemmeno quello per il ‘windows store’. “Inoltre, è prevista la realizzazione di app per smartphone e tablet – si leggeva nel comunicato stampa di lancio della Fondazione Distretto Turistico Sicilia Occidentale, diramata il 16 novembre 2015 – che consentiranno ai turisti di essere accompagnati alla scoperta delle bellezze storiche, artistiche e naturalistiche e delle eccellenze enogastronomiche proposte dal Distretto Turistico”. E Quanti turisti hanno scaricato e installato l’applicazione per dispositivi mobili sui propri tablet e smartphone, in poco meno di un anno dal suo lancio? Poche decine: tra i 50 ed i 100, in tutto, dal 22 giugno del 2016. I download effettuati dell’applicazione certificano, così, un altro flop e sperpero clamoroso di danaro pubblico.
Alessandro Accardo Palumbo
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