Verrà allestita oggi la camera ardente per Vincenzo Marino, 63 anni, l'impiegato della Unicredit di Cutusio, a Marsala, morto in un terribile scontro in un incrocio della stessa contrada, mentre si stava recando al lavoro. Il corpo di Marino è stato trattenuto in obitorio per le visite del medico legale e poi per l'autopsia, che si terrà oggi alle 13 e 30, per chiarire l'esatta dinamica dell'incidente. Nel pomeriggio sarà allestita la camera ardente presso la chiesa di San Pietro, in Via XI Maggio, a partire dalle 19 e poi fino alle 13 e 30 di domani.
Poi, domani, alle 15 e 30 i funerali in Chiesa Madre. Si prevede la partecipazione di tantissime persone, date che Marino era molto conosciuto per la sua attività di presidente della "Batti Cuore Batti", onlus che si occupa di attività per la prevenzione dei disturbi cardiaci. Rimane ancora sotto sequestro la vettura sulla quale viaggiava Marino, una Fiat Panda, così come l'altra auto, condotta da Sandro Attinà, una Renault Clio.
Abbiamo raccontato l'incidente in un articolo che potete leggere cliccando qui. Da una prima analisi, purtroppo, sembra che alla base dell'incidente mortale ci sia una precedenza non rispettata, con l'auto di Marino che è stata investita proprio dal lato del guidatore, e finendo poi addirittura contro un muretto e con le ruote posteriori sopra la Renault di Attinà. Resta da capire se Marino indossasse o no la cintura di sicurezza - sul punto c'è il massimo riserbo da parte degli investigatori - perchè, in teoria, l'airbag e le cinture di sicurezza avrebbero dovuto limitare, anche nel tremendo impatto, i danni. Vincenzo Marino, comunque, non è morto sul colpo: fino all'ultimo ha chiesto aiuto a Sandro Attinà, che conosceva, e che però era impossibilitato a prestargli soccorso.