Non finiscono mai i lavori al nuovo Tribunale di Marsala. Ci vogliono ancora “adeguamenti” per 1 milione e 250 mila euro. E' una storia infinita quella del Palazzo di Giustizia che praticamente è terminato, ma in sostanza è non adatto per procedere al trasferimento degli uffici. Una struttra costata già 15 milioni di euro, inaugurata nel 2008 dal ministro Angelino Alfano, e che ancora non è completa. Nel frattempo sulla sua realizzazione ci sono state – come abbiamo raccontato ieri – le ipotesi di un interessamento di mafia e massoneria. Emerge dalle dichiarazioni di uno dei pentiti più discussi degli ultimi anni, Giuseppe Tuzzolino, che nel corso di un suo interrogatorio ha svelato che dietro i lavori del Palazzo di Giustizia di Via del Fante avrebbe agito la massoneria deviata, con mafia e colletti bianchi. Ipotesi esplosiva quella di Tuzzolino, un pentito sulla cui attendibilità ci sono molti dubbi. Vero o invenzione l'interesse della mafia e della massoneria, certo è che dietro la realizzazione del nuovo Tribunale c'è un gran bel pasticcio di mala burocrazia.
Dopo anni di lavori, di fondi stanziati, di attesa, mentre il vecchio palazzo di Giustizia non è più idoneo, adesso si scopre che tutta la struttura non è sicura e che occorrono nuovi lavori.
In questi anni sono emerse infatti delle carenze strutturali sul fronte della sicurezza, ma dal Comune, che ha realizzato l'opera con i fondi comunali e statali, hanno fatto sempre sapere che si trattava di roba da poco, lavori di adeguamento e niente più. Adesso però si scopre che ci vogliono interventi per 1.250.000 euro, almeno è questa la cifra inserita nel progetto generale, e che è finanziata dal Ministero della Giustizia (un milione di euro) e dal Comune di Marsala (250 mila euro). Il progetto riguarda i “lavori necessari per il riordino funzionale, l'adeguamento degli archivi generali e per la sicurezza attiva e passiva” del nuovo Palazzo di Giustizia. Di recente il Comune di Marsala ha approvato e darà in appalto i lavori per il primo stralcio del progetto, per un ammontare di 200 mila euro da sottoporre a ribasso d'asta. Gli interventi da realizzare sono stati definiti da una apposita commissione istituita presso la Procura di Marsala, che ha redatto un verbale con le indicazioni sugli accorgimenti per rendere più sicuro l'immobile.
Le opere da realizzare, dicevamo, riguardano l'adeguamento degli archivi generali, sia di Procura che di Tribunale, con l'installazione di sistemi di spegnimento automatico ad argon, e ampliare gli esistenti. In più, sulla sicurezza attiva, si parla di ampliare i sistemi di videosorveglianza con ulteriori telecamere, e poi un sistema antintrusione su tutti gli infissi che danno su Corso Gramsci e Vicolo dello Stagnone, e sugli infissi perimetrali. E' in progetto anche il miglioramento dell'illuminazione, e la collocazione di tre scanner ai raggi x per il controllo dei bagagli e tre metal detector. Si prevede inoltre, a proposito della sicurezza interna, di installare grate di sicurezza su tutti gli infissi. Verranno realizzate alcune opere murarie per la divisione o la modifica di alcuni vani. Nonchè la realizzazione di un punto ristoro-bar. Più opere di arredo e segnaletica.
Questo progetto viene realizzato dopo che la struttura è stata collaudata nel settembre 2015 e passata in mano al Ministero della Giustizia. Il tribunale è stato completato nel 2014, e per anni si è parlato di alcune aule con i pilastri al centro, e altri problemi di sicurezza che avrebbero ostacolato il trasferimento.
Il Tribunale è costato 15 milioni di euro circa, considerando anche il milione di euro per l’esproprio di alcune aree e la costruzione del parcheggio. Tutta la superficie calpestabile è di 13.850 metri quadrati dei quali 7018 per la procura e 6806 per il tribunale. Attualmente il tribunale di Piazza Borsellino, con gli uffici dislocati nei paraggi, palazzo Halley, e tutto, arrivano, complessivamente, a 11 mila metri quadrati circa. 2 mila in meno rispetto al nuovo Palazzo di Giustizia. Edifici che sono in affitto: costano ogni anno complessivamente 190 mila euro al Comune di Marsala, di cui solo una parte viene rimborsata dal Ministero della Giustizia. Questi nuovi lavori previsti per rendere più sicura la struttura ovviamente allungheranno ancora di più i tempi per l'apertura del Palazzo di Giustizia.
Una notizia che non farà felici gli studenti dell'Istituto tecnico commerciale di Marsala. Da quarant'anni il Commerciale si trova in una struttura, quella di via Trapani, per nulla idonea ad ospitare una scuola e per cui l'ex Provincia paga dei canoni d'affitto consistenti. Negli ultimi anni gli studenti, i vecchi e i nuovi, hanno chiesto che una volta trasferitosi il tribunale nella nuova sede il commerciale andasse nella struttura di Piazza Borsellino. Ma si dovrà ancora aspettare tanto.