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03/01/2017 12:05:00

La famiglia di Nino Via: "Rimuovete la targa dal centro a lui intitolato"

 Rimuovere la targa del centro sociale a lui intitolato. E' l'insolita richiesta fatta all'Amministrazione Comunale di Trapani dai familliari di Nino Via, il giovane commesso dei magazzini Gea di Trapani ucciso da dei banditi durante una rapina il 5 Gennaio del 2007. Alla memoria di Antonino è dedicato il centro del quartiere Sant'Alberto (un ex locale per il depuratore) e, alla vigilia dell'anniversario dell'omicidio, la famiglia Via chiede la rimozione della targa per denunciare l'incuria e l'abbandono del centro. Per anni il centro è stato mantenuto e custodito e animato dagli amici di Nino Via, che adesso però si arrendono di fronte alle sterpaglie, all'incuria e all'indifferenza:

“L’intitolazione a Nino, eroe trapanese, non per sua scelta nè per la nostra non avrebbe potuto restituirci il figlio, il fratello che non abbiamo più. Tuttavia ci consolava l’idea che questa memoria costituisse un elemento di comune sentire per questa Città anestetizzata alle virtù civiche e laiche più importanti. l’intitolazione di un luogo che avrebbe dovuto servire da riscatto civico per un quartiere importante della Città, fin da subito consegnato alla gestione di privati che avrebbero voluto farne altro, ha rappresentato per noi un segno in continuità con la vita di Nino: stare al fianco di chi è più debole”.  

La famiglia e gli amici di Nino Via annunciano anche che non parteciperanno ad alcuna iniziativa di commemorazione:

“Per rispetto della memoria di Nino che continueremo a condividere con i trapanesi operosi, non parteciperemo ad alcuna iniziativa di commemorazione organizzata dal comune di Trapani e chiediamo la rimozione di quella targa, che nelle condizioni attuali, non identifica un luogo di impegno ma una discarica, un luogo d’abbandono, ovvero la tipica immagine della nostra Città. Noi al binomio Trapani-degrado non ci siamo arresi. Perchè Nino, nel suo gesto, ci ricorda che il degrado attorno può essere spezzato anche senza intitolazioni, passerelle e commemorazioni. Quanto alle amministrazioni pensino prima di intitolare qualsiasi cosa a qualcuno”.