Due ragazzi poco più che ventenni. Che non si conoscono, che hanno in comune l'età, e il lavoro faticoso di muratore e pescatore. I loro destini si sono incrociati la sera di mercoledì, scorso, in via Trapani a Marsala. La strada è al buio in quel trattto, nei pressi dell'Istituto tecnico commerciale. Il marciapiede è strettissimo, le auto sfrecciano come se fosse una statale, ma si è ancora in una zona molto abitata. Piove a dirotto. Diego Liuzza, 23, anni, fa il muratore, sta tornando a casa in bici. Non pedala, la porta a mano, lui cammina. Sono circa le 22 quando la sua vita viene spezzata. Viene travolto alle spalle da un'auto. Una Lancia Y color verde. Diego non si accorge di nulla, l'impatto è violentissimo, viene scaraventato a terra. Il colpo alla testa gli sarà fatale. All'arrivo sul posto i medici del 118 non fanno altro che constatare la morte e trasferire, dopo il parere del medico legale, il corpo nella sala mortuaria del cimitero di Marsala.
La Lancia Y è andata via. Non si è fermata a prestare soccorso. Il pirata della strada è scappato. Il pirata della strada, secondo le indagini della polizia, è Alessandro Montalto, 21 anni, pescatore.
La polizia lo ha rintracciato il giorno dopo. E' stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale.
Gli agenti del Comissariato di Marsala sono arrivati al fermo dopo un'intensa indagine con il supporto della polizia scientifica. Arrivati sul posto dell'incidente sono stati ricostruiti i momenti dell'accaduto e raccolti gli elementi che hanno portato all'arresto. Innanzitutto è stato individuato il tipo di automobile che ha falciato il giovane Diego Liuzza, una Lancia Y penultima serie. Poi sono stati acquisiti i filmati da più impianti di videosorveglianza installati lungo la via Trapani. Le immagini hanno mostrato che la Lancia Y è passata dalla Ss115, in direzione Trapani, pochissimi minuti dopo il transito del ragazzo che portava a piedi la bicicletta. Le immagini però non permettevano di identificare l'autore del reato, e neanche il numero di targa dell'auto. L'indomani i poliziotti hanno setacciato la città, perlustrando tutte le autocarrozzerie, le autodemolizioni e le discariche nel territorio di Marsala. La ricerca è stata estesa anche nelle zone periferiche, fino ai confini confini con le città limitrofe. Intorno alle 14 di giovedì i poliziotti rintracciano una Lancia Y verde chiaro, che si trovava parcheggiata nei pressi di una carrozzeria di Marsala. L'auto era priva di mascherina anteriore e aveva il parabrezza frantumato e degli evidenti segni di striatura lungo la fiancata. Per gli inquirenti non c'erano dubbi, è l'auto che ha stroncato la vita a Diego Liuzza. Il proprietario del mezzo è anche lui un ragazzo. Alessandro Montalto è stato rintracciato e condotto al commissariato di via Verdi. Qui è stato ritenuto l'autore dell'omicidio stradale. Sulla base degli elementi indiziari raccolti, ed a seguito di interrogatorio condotto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Marsala, Niccolò Volpe, l’uomo è sottoposto a fermo per il reato di omicidio stradale aggravato e trasferito al carcere di Trapani. Il reato di omicidio stradale è stato introdotto nel nostro paese da qualche mese. Il giovane rischia una condanna a 12 anni di reclusione e il ritiro della patente per 30 anni.
Intanto ci si chiede chiede come mai quel pezzo di strada fosse totalmente al buio la sera dell'incidente. I lampioni ci sono ed erano spenti.