Il Referendum sulla riforma costituzionale ha visto stravincere i No, sui Sì. La riforma è stata bocciata dagli elettori con quasi il 60% dei No. Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha annunciato le dimissioni. "Ho perso io, la sconfitta è colpa mia. L'avventura di questo governo finisce qui", sono state le sue parole. "Volevo tagliare tante poltrone, l'unica che salta però è la mia".
Il voto arriva dopo una campagna referendaria molto accesa, con un paese spaccato.
I dati. L'affluenza a livello nazionale è stata del 66,8% degli aventi diritto. Il No alla riforma ha ottenuto il 59,5% delle preferenze, mentre il Sì ha ottenuto il 40,5%.
Alla sede del comitato per il No i risultati della tornata sono stati accolti con cori, applausi e canti. Via via che il dato si consolidava cresceva l’entusiasmo per la bocciatura del ddl Boschi tanto che i partecipanti si sono messi a intonare la canzone simbolo della Resistenza “Bella Ciao”. “Con un parlamento gonfiato dal Porcellum non doveva essere neppure iniziato questo azzardo di cambiare la Costituzione”, spiega Alessandro Pace, presidente del Comitato del No. A parlare è anche la vicepresidente Anna Falcone, una delle figure simbolo della campagna di chi si è opposto alla riforma renziana: “Io credo che la democrazia italiana abbia dimostrato di avere al suo interno gli anticorpi necessari per resistere e rilanciare ogni volta che si tenta di scardinarla dalle sue basi”.’
In Sicilia ha votato il 56,65% degli elettori. Il No ha ottenuto il 59,95%, mentre il Sì ha ottenuto il 40,05%. L'Isola è una delle principali capitali del No: solo in Sardegna il voto contrario alle modifiche costituzionali ha percentuali più robuste. Ancora più alto, rispetto alla media regionale, il dato di Palermo: hanno detto No oltre il 72 per cento dei votanti. A Catania la cifra arriva addirittura a sfiorare il 75 per cento.
In provincia di Trapani la media dell'affluenza tra tutti i 24 comuni è stata di 56,14%.
I No rappresentano 69,79% dei votanti, i Sì 30,21%.
A Trapani il No è stato segnato dal 73,19%, solo il 26,81 ha scelto Sì. L'affluenza è stata del 55,36%.
A Marsala sono andati alle urne il 52,64% degli aventi diritto. Ha scelto No il 64,04%, ha scelto sì il 35,96%.
I NO hanno prevalso con 15.323 voti, pari al 72,41% dei voti validi (21.161).
I SI sono stati 5.838 pari al 27,59% dei voti validi.
Nelle 50 sezioni elettorali di Mazara del Vallo i NO hanno prevalso con 15.323 voti, pari al 72,41% dei voti validi (21.161).
I SI sono stati 5.838 pari al 27,59% dei voti validi.
Le schede bianche sono state 40; quelle nulle 169.
L'affluenza si è attestata al 53,33%. Su 40072 elettori aventi diritto al voto (19.414 maschi e 20.658 femmine) hanno votato 21.370 elettori (10.778 maschi e 10.592 femmine).
Matteo Renzi, presidente del consiglio, ha annunciato le sue dimissioni dopo il voto referendario che ha decretato una netta vittoria del No alla riforma costituzionale. "Il No ha vinto in modo straordinariamente netto. Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta. Ho perso. L'esperienza del mio governo finisce qui. Domani pomeriggio riunirò i ministri, poi salirò dal presidente della Repubblica e rimetterò il mandato", ha detto il premier
Il dato siciliano è molto indicativo a livello politico. Nell'ultimo mese in Sicilia sono arrivati tutti i pezzi grossi del Pd per la campagna referendaria, lo stesso Matteo Renzi è sbarcato sull'Isola diverse volte e l'ha girata in lungo e in largo promettendo di tutto. I dati però stanno parlando chiaro: i siciliani non hanno creduto a Renzi e al Pd. E questo nonostate il Pd abbia organizzato decine di iniziative in provincia di Trapani, ad esempio. Ma evidentemente la proposta politica dei democratici non è stata ritenuta credibile. Così come è vero che molti big locali, all'interno del Pd, all'apparenza facevano campagna per il Si, ma in realtà o non si sono impegnati o addirittura parteggiavano per il NO.
Così il giornalista Alfredo Marsala, dalle pagine del quotidiano del Manifesto di oggi, commenta il voto in Sicilia:
Le aveva provate tutte il premier per cercare di accaparrarsi il voto dei siciliani. Più volte ha assicurato dura lotta alla mafia per catturare il superlatitante Matteo Messina Denaro, ha garantito fiumi di finanziamenti milionari firmando patti con le città metropolitane, ha inaugurato ponti che per sua sfortuna poi sono crollati, ha scippato il G7 del prossimo anno a Firenze consegnandolo a Taormina, s’è giocato il jolly riesumando il polveroso progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto, s’è portata alla Casa Bianca, da Obama, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini per dimostrare che l’Italia fa sul serio nell’accoglienza ai migranti.
Ma non è servito a nulla. Quasi due milioni di siciliani hanno detto «No» alla riforma della costituzione ma soprattutto hanno chiaramente lanciato un chiaro segnale politico. Il grande sconfitto in Sicilia è Davide Faraone, renziano di ferro. Il sottosegretario all’istruzione è stato l’artefice della lunga campagna referendaria di Renzi nell’isola. Con lui esce sconfitta quasi l’intera classe dirigente del Pd, compresa gran parte della minoranza che ha sostenuto il premier nella battaglia referendaria.
Nel territorio trapanese il No vince in tutti e 24 Comuni.
Valderice: 34,19% Sì, 65,81% No
San Vito: 31,25 Sì, 68,75% No
Salemi: 24,58 Sì, 75,42% No
Salaparuta: 32,82% Sì, 67,18% No
Petrosino: 33,04% Sì, 66,96% No
Partanna: 38,36% Sì, 61,64% No
Paceco: 29,75% Sì, 70,25% No
Gibellina 33,58% Sì, 66,42% No
Favignana: 25,74% Sì, 74,26% No
Erice: 28,17% Sì, 71,83% No
Custonaci: 29,39% Sì, 70,61%
Campobello di Mazara: 26,98% Sì, 73,02% No
Alcamo: 28,71% Sì, 71,29% No
Buseto Palizzolo: 31,74% Sì, 68,26% No
Castellammare del Golfo: 28,58% Sì, 71,42% No
Mazara del Vallo: 27,59%, 72,41% No
Custonaci: 29,39% Sì, 70,61% No
Marsala: 35,96% Sì, 64,04% No
Vita: 30,93% Sì, 69,07% No
Poggioreale: 38,46% Sì, 61,54% No
Pantelleria: 28,93 Sì, 71,07% No
Calatafimi: 29,98% Sì, 70,02% No
Castelvetrano: 27,80% Sì, 72,20% No
Trapani 26,81% Sì, 73,19% No
Dato complessivo provinciale: sez.455/455
Sì 30,21%
No 69,79%