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28/06/2016 06:25:00

La crisi dei rifiuti in provincia: tra inceneritori, polemiche, incendi e sopralluoghi

Alla Regione Sicilia, il presidente Rosario Crocetta e l’assessore allEnergia e ai Servizi, Vania Contraffatto, non trovano altra soluzione vera alla grave crisi dei rifiuti che quella delle proroghe qua e là e dei decreti che autorizzano i comuni a conferire in discariche strapiene. Questa soluzione non fa altro, invece, che accrescere i disagi, come quelli che si stanno ripresentando per l’ennesima volta alla discarica di Borranea, autorizzata a ricevere i rifiuti di tutta la provincia di Trapani e da altri comuni di altre province. A Trapani, l’amministrazione pensa di avere pronta una soluzione, che a sentire le parole dell’assessore all’Ambiente e vicesindaco Giuseppe Licata dovrebbe essere la “panacea di tutti mali”. Quale sarebbe la soluzione proposta dall’amministrazione comunale di Trapani? Un inceneritore che è stato più eufemisticamente definito come “dissociatore molecolare al plasma”, che già nella sua stessa definizione è poco comprensibile ai più se non si è attrezzati di una conoscenza tecnica della materia. Un impianto che consentirebbe lo smaltimento dei rifiuti urbani, speciali e tossici senza contaminare l'ambiente e, in più, secondo quanto dichiarato dal vicesindaco, potrebbe produrre del materiale riutilizzabile dalle aziende, anche se non si è specificato come.

L'amministrazione comunale di Trapani ci crede talmente che ha già fatto istanza all'assessorato Energia e Servizi della Regione, per l'ottenimento del nulla osta preliminare per dotare il Comune di Trapani questo inceneritore. La notizia della possibile costruzione, ha già suscitato le prime reazioni e polemiche. Il primo a rispondere all’amministrazione è stato il portavoce del Movimento Cinque Stelle al senato, Maurizio Santangelo, che afferma che sarebbe una scelta dannosa per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Qui la nota completa:

 

“Sono rimasto letteralmente sbigottito nell’apprendere dalle parole dal vicesindaco del comune di Trapani Giuseppe Licata, che a Trapani si voglia realizzare un impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani con un impianto di dissociazione molecolare; trattasi né più né meno di un inceneritore di rifiuti sotto mentite spoglie. Questa scelta è dannosa per il territorio, per la città di Trapani e non rispettosa dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Nell’articolo in questione il vicesindaco Licata afferma che “Non possiamo bucare tutto il territorio per realizzarvi delle discariche”. Con questa frase lascia intendere che non vengono prese assolutamente in considerazione soluzioni alternative che lo stesso vicesindaco ha avuto modo di conoscere quasi due anni fa durante il convegno sui Rifiuti Zero organizzato dal gruppo del M5S di Trapani, dove era presente Rossano Ercolini, massimo esperto e divulgatore della Strategia Rifiuti Zero in Europa. In tale incontro Licata, assessore all’ambiente, aveva mostrato interesse nell’attuare a Trapani un percorso nella logica dei passi Verso Rifiuti Zero, raccolta differenziata porta a porta e trattamento del rifiuto residuo in impianti a freddo.Non si tratta di realizzare nel territorio trapanese nuove discariche per riempirle di rifiuti, ma ridurre al massimo il rifiuto residuo, valorizzando il materiale raccolto con il porta a porta, evitando sprechi e maggiori spese per i cittadini. Il dissociatore molecolare al plasma, ossia l’inceneritore, presentato da Licata come soluzione per il territorio, non risolve assolutamente la questione rifiuti a Trapani, per motivi ambientali, economici e strategici. Mi auguro che l’dea del dissociatore molecolare/inceneritore venga accantonata per far posto ad una visione moderna della gestione dei rifiuti/risorse. Intanto chiederemo, con un accesso agli atti, tutti gli atti inerenti questo scellerato progetto e la nostra risposta non tarderà a farsi sentire in tutti i modi e le sedi per tutelare la salute dei cittadini e il nostro ambiente"
.

 

Se a Trapani, oltre alle reali difficoltà c’è anche la polemica politica a tenere banco sui rifiuti, a Mazara del Vallo la situazione non è molto differente, con una città che nelle ultime settimane è stata sommersa dai rifiuti e sta cercando pian piano di tornare alla normalità. L’amministrazione ha approntato un piccolo progetto extra di raccolta differenziata che partirà questa settimana con l’ubicazione di diverse isole ecologiche sparse nel territorio e l’area di via Salvemini. Raccolta che, nello specifico riguarda il porta a porta di circa 5000 utenze non domestiche, come bar, ristoranti, camping e strutture ricettive. Proprio al centro di raccolta e stoccaggio di via Salvemini, domenica pomeriggio si è verificato un brutto incendio di chiara natura dolosa che ha distrutto 5 cassonetti da 2400 litri e 3 cassoni da 30 metri cubi (nelle prime due foto). “Se qualcuno pensa di poter imporre logiche del passato attraverso atti di intimidazione si sbaglia di grosso. Quattro delinquenti non possono mettere in ginocchio una città . Da tempo i cassonetti vengono costantemente bruciati e i rifiuti sparsi nel territorio. Non ne possiamo più ma non molliamo. Qualcuno prima o poi finirà in galera?”. Questo il commento del primo cittadino di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi.

Ma la situazione di criticità dei rifiuti, come abbiamo detto, non si vive solo a Mazara o Trapani ma in tanti altri centri della provincia. A Salemi, ad esempio, è stato appena approvato l’Aro in consiglio comunale, ma al momento le strade sono stracolme di rifiuti, causando non pochi problemi all’igiene e alla salute pubblica. Qui per verificare di persona, la deputata del Movimento 5 Stelle all’Ars, Valentina Palmeri, insieme ad alcuni attivisti del meetup di Salemi, hanno fatto un giro per la città ed effettuato un sopralluogo al CCR. (le altre foto).  Di seguito l'intervento completo della Palmeri che ritiene responsabile di questa situazione l'attuale Governo della Regione e il suo Presidente Crocetta:

 

“La situazione è al limite dell'emergenza, i cassonetti sono stracolmi e la raccolta rifiuti avviene a singhiozzo. Le difficoltà riguardano il conferimento dei rifiuti indifferenziati di Salemi e degli altri comuni della Sicilia occidentale che, in seguito all'ordinanza del Presidente della Regione (del 7 giugno 2016), sono stati obbligati a portare i propri rifiuti nella discarica di Trapani di c.da Borranea, al momento sottodimensionata. Il governo Crocetta sta mostrando la sua totale inettitudine. La discarica di Trapani, presso cui mi recherò giovedì mattina in ispezione, sembra essere inadatta a ricevere i quantitativi imposti dall'ordinanza. Ho già sollevato al Prefetto di Trapani le mie perplessità in merito e auspico che l'incontro calendarizzato nei suoi uffici, tra i sindaci del comprensorio, per venerdì mattina, serva a trovare una soluzione e non sia solo uno "sfogatoio". Questa la richiesta della portavoce M5S: “La Trapani Servizi S.p.A., società che gestisce la discarica di c.da Borranea, deve dire se è in grado di rispettare l'ordinanza regionale, e quindi accogliere i rifiuti che i comuni vanno a conferire, anche in vista dell'allargamento della discarica a Marsala ed altre città. Se, come appare dallo stato in cui versano le nostre città, non è in grado, allora l'ordinanza dovrà essere cambiata. I cittadini hanno il diritto di vivere in un ambiente salubre”. Da Salemi ad esempio, viste alcune anomalie nella gestione della discarica, è già stato depositato un esposto alla Procura contro la Trapani Servizi Spa. “Se è il caso, - aggiunge Palmeri - anche altri comuni potrebbero muoversi in tale maniera, e se la situazione si aggraverà, chiederemo il commissariamento della discarica o qualunque altra soluzione opportuna per superare il problema”.
Quindi, l’affondo al governo regionale: “Se non sono capaci di programmare su un settore così delicato, resta loro una sola alternativa: dimettersi”. “I cittadini devono essere consapevoli che se si trovano/troveranno con le strade piene di immondizia, – conclude la deputata alcamese - le responsabilità sono esclusivamente del presidente Crocetta, dell'assessore regionale all'energia Vania Contrafatto e di interessi loschi che mirano a contrastare la raccolta differenziata in favore della costruzione degli inceneritori
”.

 

L’esponente dei Cinque Stelle all'Ars, infine, è intervenuta anche sull’inceneritore/dissociatore proposto a Trapani:

È di questi giorni la notizia della volontà del Comune di Trapani di costruire un "dissociatore molecolare", impianto che produce comunque scorie da incenerimento, e riduce il volume dei rifiuti che per giunta diventano "speciali". Ci opporremo sempre e comunque a queste tecnologie "brucia rifiuti", inquinanti e cancerogene. I rifiuti devono essere differenziati e divenire un guadagno, non un costo sociale e sanitario. Non abbasseremo la guardia finché non si arriverà alla soluzione definitiva del problema”.
 

Stallo nella raccolta anche ad Erice, come comunica il Sindaco Giacomo Tranchida:

Si porta a conoscenza della Comunità Ericina, che a causa dei molteplici guasti agli impianti della discarica del comune di Trapani, presso la quale per ordinanza regionale conferisce questo comune, si potranno verificare disfunzioni nel servizio di raccolta, già a far data da domani.
Tanto, nonostante questa Amministrazione già da inizio mese abbia previsto con apposita ordinanza azioni di stoccaggio provvisorio in propri container della parte indifferenziata, nelle more dell’ordinario funzionamento della discarica del comune di Trapani.
Assieme agli altri comuni, abbiamo già da settimane invitato il Prefetto ad interagire presso il Governo Regionale, unico e vero responsabile della mala-gestio del sistema rifiuti siciliano, per l’individuazione di siti diversi ove conferire la componente indifferenziata del rifiuto.
Seguiranno ulteriori informazioni in conseguenza dell’evoluzione della grave emergenza.

 



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