Ammonta ‘solamente’ a 11 milioni 407 mila 910,55 euro il totale delle somme perse, da sei amministrazioni comunali trapanesi. L’autentica débâcle riguarda tutta una serie di interventi legati all’edilizia scolastica ed è stata causata da moltissime richieste non andate a buon fine. Un fiume di denaro bloccato dalla diga insormontabile delle incapacità e delle irresponsabilità di burocrati appartenenti agli uffici comunali e che non sanno fare il loro lavoro. C’è di tutto. A leggere il documento allegato dal Dirigente generale della Regione siciliana, Gianni Silvia, quasi non ci si crede: soprattutto per le motivazioni delle bocciature, cioè le ragioni per cui mamma Regione non ha dato il via libera al finanziamento di moltissimi interventi per la ristrutturazione o il rifacimento parziale delle scuole pubbliche. Basta cliccare sull’Elenco alfabetico delle istanze escluse dal piano triennale di edilizia scolastica e vedere coi propri occhi. Ma ecco la classifica dai peggiori ai migliori, si fa per dire.
MARSALA DETIENE IL PRIMATO: 5 MILIONI 158 MILA 761 EURO PERSI – Della cittadina lilibetana – che detiene il record provinciale assoluto di mancati investimenti per tali tipologie di recupero edilizio scolastico – ne abbiamo già parlato, alcuni giorni addietro, in un altro nostro articolo clicca qui. A farne le spese in particolare la costruzione della scuola materna comunale e di un impianto sportivo polivalente al servizio delle scuole del quartiere nelle case popolari di via Istria, oltre ai "lavori urgenti" di bonifica da amianto e ristrutturazione ai fini dell'efficientamento energetico della palestra comunale “Grillo” a servizio delle scuole del centro urbano sita nella p.zza Marconi.
ERICE LASCIA TRE MILIONI 685 MILA 979,76 EURO – Due progetti tornano al mittente e cioè al Comune, guidato da Giacomo Tranchida. La scuola media ‘G. Pagoto’ aveva un progetto esecutivo per l’auditorium (6° stralcio), per la realizzazione di strutture, ma esse erano prive del parere preventivo sismico; non è stata resa, inoltre, la dichiarazione del RUP (Responsabile unico del procedimento) sulla procedura per l’affidamento dell’incarico di progettazione. L’altro progetto, esecutivo con stralcio definitivo è quello della scuola polivalente in zona Raganzili per il completamento di due corpi (D ed E), ma anch’esso bocciato, a causa di “un parere sismico non conforme alla normativa vigente – mancano i calcoli delle strutture – incarico di progettazione non conforme – e le spese tecniche sono maggiori del 15% della somma per i lavori”.
MAZARA PERDE DUE MILIONI 640 MILA EURO – Sono identiche le somme perse per tre scuole comunali: 880 mila euro ciascuna. Il plesso scolastico ‘Santa Gemma’ dovrà rinunciare ai lavori per la ristrutturazione, l’adeguamento impiantistico, la messa in sicurezza, il restauro e risanamento conservativo della scuola elementare e materna. Motivo? Anche qui – fanno sapere dalla Regione – si sono scordati ad inviare, entro i termini previsti, il compact ‘disc’ (“CD inviato oltre i termini, in data 23/03/2016”) oltre al “mancato aggiornamento ‘Scheda ARES’ edificio di progetto”. Rinviato alle ‘calende greche’ anche il progetto tecnico esecutivo del I Circolo Didattico ‘D. Ajello’, in pieno centro storico. Il progetto tecnico esecutivo per la ristrutturazione, adeguamento impiantistico, messa in sicurezza, restauro e risanamento conservativo della scuola elementare e materna non si farà poiché il CD è stato inviato in data 23/03/2016, cioè oltre i termini. La scuola media ‘Paolo Borsellino’ dovrà rinunciare alla ristrutturazione, all’adeguamento impiantistico, alla messa in sicurezza, al restauro e risanamento conservativo dell’Istituto Comprensivo perché gli uffici comunali preposti questa volta, il CD, non lo hanno inviato proprio!
CASTELLAMMARE DEL GOLFO SALUTA UN MILIONE 836 MILA EURO – Doppia batosta anche per la Città che si affaccia sul golfo: una per il plesso scolastico ‘Crispi’, l’altra per il ‘Verga’. Lo stop è arrivato, per la stessa tipologia di interventi e con le medesime motivazioni: la manutenzione straordinaria, la messa in sicurezza, l’installazione di pannelli fotovoltaici e perché qualcuno – il solito ‘attento e solerte’ funzionario comunale – si è dimenticato di inviare il fatidico CD con tutte le specifiche dei progetti presentati.
CUSTONACI RINUNCIA A UN MILIONE 349 MILA 869,79 EURO – Niente soldi per la scuola materna, facente parte dell’istituto comprensivo ‘L. Radice’. La paventata demolizione e ricostruzione delle aule della scuola materna comunale di via U. Foscolo, il miglioramento strutturale, la manutenzione straordinaria, l’adeguamento degli impianti tecnologici del locale ex mensa, da adibire a spazio di socializzazione ricreativo, non si faranno. In questo caso, a mancare, è stato il parere preventivo sismico per la ricostruzione del plesso scolastico.
CALATAFIMI-SEGESTA CI RIMETTE 113 MILA 300 EURO – È questa la somma persa dalla piccola cittadina. L’istituto comprensivo ‘Francesco Vivona’ avrebbe potuto realizzare alcuni interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria nei locali scolastici della scuola primaria e dell'infanzia di contrada Sasi, ma il progetto, ancorché fosse esecutivo, è stato ritenuto dalla Regione Sicilia “carente: mancano gli elaborati grafici”; era altresì “non ammissibile” perché la scheda ARES non è stata aggiornata e nel CD non sono allegati le dichiarazioni del sindaco e del RUP.
IL MOVIMENTO ‘CASSANDRA’ DI MAZARA – “Ancora una volta – ricorda Nicola La Grutta, Consigliere comunale dei 5 stelle – i progetti presentati dal comune di Mazara non vengono ammessi nell’elenco delle opere previste nel ‘Piano triennale di edilizia scolastica regionale’. Era già avvenuto l’anno scorso e la storia si ripete, purtroppo, anche quest’anno”. Nel 2015 il M5S presentò un’interrogazione, per sollecitare l’amministrazione comunale in tal senso. “Se la motivazione dell’esclusione dei progetti presentati dal comune fosse attribuibile ad un punteggio non sufficiente o inferiore rispetto agli altri comuni, ce ne saremmo fatti una ragione, ma – ha concluso il grillino – tutti i progetti sono stati bocciati per ritardi ed inadempienze dell’apparato burocratico amministrativo comunale”.
Alessandro Accardo Palumbo
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