Quantcast
×
 
 
12/04/2016 06:30:00

Ore di angoscia per il piccolo Andrea Mistretta. Tutta Marsala prega per lui

Questa sera alle 21 in Chiesa Madre a Marsala ci sarà una veglia di preghiera per Andrea Mistretta e per tutti i bambini che si trovano in condizioni di sofferenza. 

In attesa del  bollettino medico odierno dalla clinica Villa Sofia, dove è ricoverato Andrea Mistretta. Continuano ad essere effettuati gli esami di rito, soprattutto l'encefalogramma, che ieri a ha rilevato una minima attività cerebrale, anche se le speranze sono davvero esigue. Poi ci sarà il responso del primario. A Marsala, intanto, continua la polemica, soprattutto per quanto riguarda la tempestività dei soccorsi al piccolo Andrea. 

Tutta Marsala prega per il piccolo Andrea Mistretta, il bambino di tre anni che lotta tra la vita e la morte all'ospedale Villa Sofia di Palermo dopo aver battuto violentemente la testa sabato sera.
Ieri è riaffiorata la speranza per il piccolo con la ripresa di una “lieve” attività cerebrale, e il battito del cuore e la respirazione regolare, come ha comunicato il primario ai familiari. "Preghiamo tutti per Andrea" è stato l'invito dei familiari in queste ore di angoscia. E proprio i genitori ieri hanno raccontato alla nostra redazione, straziati dal dolore, come sono andati i fatti sabato scorso.
"Quando nostro figlio ha sbattuto la testa, sabato nel tardo pomeriggio, ha cominciato ad accusare un forte mal di testa, era vigile e diceva di avere sonno – raccontano Manuela e Fabrizio. Abbiamo deciso di portarlo dal pediatra, e in macchina ha vomitato. Quando il pediatra lo ha visitato, dopo dieci minuti di attesa intorno alle 19, ha detto che non aveva nulla e ci ha tranquillizzati: solo nell'1% dei casi, ci ha detto, era possibile un'emorragia cerebrale. Abbiamo osservato che il bambino aveva vomitato quattro volte. Ci ha detto: fatelo dormire, ci aggiorniamo.  E invece quando siamo arrivati a casa il bambino stava ancora male. Alle dieci il bambino si è svegliato di botto e  ha avuto le convulsioni e lo abbiamo portato al Pronto Soccorso di Marsala, dove non solo abbiamo perso più di 40 minuti di tempo, ma ci hanno detto che l'elisoccorso non funzionava perchè era "in fermo". E nostro figlio è stato portato in condizioni già disperate all'ospedale Villa Sofia di Palermo, con l'ambulanza, con un'infermiera che gli teneva sollevata la testa. Dopo la Tac, il bambino è salito in ambulanza, e sono dovuti tornare indietro perchè avevano dimenticato i sacchetti per l'urina. E hanno perso altro tempo ancora...".  All'ospedale di Palermo il bimbo è stato sottoposto ad intervento chirurgico per combattere l'emorragia cerebrale, con i medici che hanno dichiarato, al termine dell'operazione, la “morte cerebrale”.
Una dinamica surreale, che tiene tutti col fiato sospeso, con il piccolo Andrea che sta lottando all'ospedale Villa Sofia di Palermo.
E quello che è successo sabato, le risposte del pediatra, i ritardi all'ospedale di Marsala hanno fatto alzare il livello di attenzione sulla sanità marsalese. Il racconto dei familiari è stato raccolto dai Carabinieri di Marsala guidati dal comandante Carmine Gebiola, al momento non ci sarebbe alcun fascicolo aperto in Procura, ma non si esclude che questa triste vicenda possa avere risvolti giudiziari. Nel frattempo il movimento politico “Progettiamo Marsala” chiede chiarezza su quanto accaduto, e su Facebook è nato anche un gruppo chiamato “Malasanità ospedale di Marsala” e sono tanti i messaggi di conforto sui social network. 
Sull'accaduto è intervenuto con un messaggio alla famiglia anche il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo: “Da sindaco, ma soprattutto da genitore, sono vicino al piccolo Andrea e ai suoi familiari che stanno vivendo ore drammatiche. Ci auguriamo tutti che Andrea possa farcela e che torni a giocare con i suoi amici”.