E' il 22 Ottobre, tra meno di sue settimane, il giorno fissato per la discussione della sfiducia al Sindaco di Trapani, Vito Damiano, da parte del consiglio comunale. L'eventuale sfiducia al Sindaco, che ha bisogno di almeno 20 voti per essere approvata, porterebbe la città ad elezioni in primavera. Con Mimmo Fazio possibile candidato vincente a mani basse, data la mancanza di alternative valide e all'altezza della competizione, si aprirerebbero scenari nuovi anche per Marsala, con Stefano Pellegrino, primo dei non eletti nel Pdl alle regionali del 2012, che prenderebbe il posto di Fazio (oggi nel Gruppo Misto) all'Ars. Ma qui siamo nel campo delle ipotesi remote e della fantapolitica. Anche perchè, ripetiamo, ci vogliono venti voti per mandare a casa Damiano, e già è stato complesso trovare quelli necessari a presentare la mozione. Il Consiglio Comunale di Trapani discuterà la mozione di sfiducia al Sindaco Damiano giovedì 22 ottobre; la seduta si terrà a Palazzo Cavarretta con inizio alle ore 10,30. Lo ha stabilito la Conferenza dei Capigruppo, che ha approvato a maggioranza la proposta del Presidente del Consiglio, Peppe Bianco. "Ho ritenuto di proporre l'orario antimeridiano per dar modo al Consesso civico di avere tutto il tempo necessario per affrontare per il dibattito, che certamente sarà complesso e articolato - dice il Presidente Bianco - Da un gruppo consiliare era stato chiesto di posporre la data della convocazione al 26 ottobre, ma io personalmente come anche la maggioranza dei Capigruppo abbiamo preferito il giorno 22 perché per legge la mozione va discussa entro il 28 ottobre, e qualunque intoppo il 26 avrebbe potuto comportare la scadenza dei termini". Bocciata dai Capigruppo anche la proposta di spostare la discussione in una sede diversa: "Il Palazzo Senatorio Cavarretta è la sede istituzionale del Consiglio - dice Peppe Bianco - ed è giusto che qui avvenga il dibattito. Gli spazi per i cittadini che vogliano assistere ai lavori ci sono, non ci sarebbe stato alcun motivo di cambiare luogo". La mozione di sfiducia, sottoscritta da 13 Consiglieri, + stata presentata il giorno 28 settembre, e non può essere discussa prima di dieci giorni e oltre trenta giorni dalla presentazione. La Capigruppo ha anche fissato le date per la sessione ordinaria di lavori: 12 - 15 - 19 ottobre, alle ore 10,30; all'ordine del giorno alcune delibere, le interrogazioni e atti di indirizzo.
Non è d'accordo su luogo e data di discussione della mozione uno dei principali animatori dell'opposizione al Sindaco Damiano, Francesco Salone: «Una data ed un orario – afferma Francesco Salone – che vengono praticamente imposti dal Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Bianco, che ha invece rigettato la proposta avanzata dal gruppo dei Ricostruttori (Salone, Vassallo, Mannina) e sostenuta dal gruppo Uniti per il Futuro (Fazio, Ravazza, Ruggirello, Pumo, Antonino Bianco) di celebrare la seduta lunedì 26 di ottobre con inizio alle 18 presso la Sala Perrera».
«I motivi per cui avevo proposto luogo orario e data sono presto detti – spiega Salone –. Primo: fino al 26 ottobre l'amministrazione avrebbe più tempo per predisporre il bilancio di previsione, altri quattro giorni non sono pochi. Secondo: la Sala Perrera ha un gran numero di posti sufficienti a contenere almeno due o trecento cittadini trapanesi che volessero essere presenti alla seduta consiliare, mentre palazzo Cavarretta può accogliere poche decine di persone. Terzo: la Sala Perrera proprio perché a piano terra, fuori dal centro storico e con a pochi passi un ampio parcheggio, specie se di pomeriggio, è più facile da raggiungere della pur prestigiosa sede del Consiglio Comunale».
«Ho invece la sensazione – aggiunge il consigliere comunale – che il presidente del Consiglio Bianco abbia fatto il possibile per rendere problematica la presenza dei trapanesi ai lavori del Consiglio. Una decisione che non mi piace e che non apprezzo perché in danno ai cittadini trapanesi».
«Dopo questa decisione di Bianco – conclude – posso affermare senza tema di smentita che egli non ha fatto e non sta svolgendo il suo ruolo super partes. Posso affermare che fa il paio con il sindaco Vito Damiano. Se Damiano è il peggiore sindaco che Trapani abbia mai avuto allora Bianco è il peggiore presidente che questo consiglio abbia mai avuto».