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09/10/2015 06:30:00

Marsala. Stop a stipendi della Giunta. Sturiano: "Populismo. Ci sono uomini e ominicchi"

Dunque il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo e i suoi assessori hanno rinunciato allo stipendio per questi ultimi tre mesi di 2015. Lo hanno comunicato dopo una settimana intensa, fatta di polemiche e scontri che non si sopiscono all'interno di una maggioranza sempre frantumata.
“Ora vediamo cosa farà chi ci criticava, chi faceva populismo. Noi diamo il segnale, diamo l'esempio, vediamo gli altri cosa fanno”, ha detto poche ore prima di annunciare il taglio agli stipendi, cosa che era nell'aria da giorni. E il riferimento del sindaco è ai consiglieri comunali, di maggioranza soprattutto, che in aula gli hanno bocciato l'aumento della Tasi che avrebbe permesso di recuperare 1,5 milioni di euro per coprire la “squadratura” di bilancio di 7,5 milioni di euro. Dopo la bocciatura, come annunciato, si sono stoppati i servizi scuolabus e mensa. Cosa che ha fatto arrabbiare lavoratori e genitori che hanno già presentato esposto contro Marsala Schola per interruzione di pubblico servizio. Probabilmente si partirà il primo novembre. E si sta lavorando per trovare i soldi per farli partire. Una parte, dicono dal comune, arrivano dagli stipendi di sindaco e assessori.
Ma quanto si racimolerebbe? L’indennità del sindaco a Marsala è di 4.876, 53 euro. Questa è la base da cui viene calcato lo stipendio di vice sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. Il vice sindaco, ad esempio, a Marsala percepisce il 75% dell’indennità del primo cittadino: 3657,40 euro al mese. Agli assessori invece tocca il 65% dello stipendio del sindaco: 3169,75 euro al mese. Queste le cifre stabilite per legge. Ci sono poi le trattenute, e le riduzioni agli stipendi se si svolge un lavoro statale, ad esempio. In sostanza, in totale, ogni mese il Comune di Marsala per sindaco e assessori dovrebbe erogare 19. 384 euro. Con la rinuncia dello stipendio il Comune di Marsala di qui alla fine dell'anno, considerato che si tratta di tre mesi, risparmierebbe quasi 60 mila euro.

La stessa cifra che toccherebbe a un assessore va al presidente del consiglio comunale, poi tutti gli altri consiglieri prendono un gettone di presenza di 99 euro lordi a seduta. Il tetto massimo che si può raggiungere è di 1462 euro al mese per consigliere.

Il sindaco annunciando l'azzeramento aveva detto “vedremo cosa fanno gli altri, noi diamo l'esempio”. Cosa ne pensa, ad esempio, il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano su questa scelta della giunta?
“Se c'è una cosa che odio è il mero populismo, mi viene il vomito”, non usa mezzi termini al telefono Sturiano. “Bisogna capire cosa si vuole fare, bisogna amministrare la città o fare populismo. Queste scelte devono essere concordate con la maggioranza. Vorrei capire quale parte del bilancio vanno a finanziare i soldi di sindaco e assessori”.
Enzo Sturiano ci dice anche che il vice sindaco Agostino Licari, che era intenzionato a mettersi in aspettativa dal suo lavoro per dedicarsi all'incarico di assessore, al momento non chiederà più l'aspettativa: “Non posso assistere al fatto che il vice sindaco rinuncia ad amministrare la città. Questa città ha eletto una amministrazione per governare, e per governare bisogna condividere le scelte”. Sturiano riferisce che dal giorno del patatrac in consiglio comunale – dalla bocciatura della Tasi – non c'è stata una riunione con sindaco e maggioranza: “Non è successo nulla la scorsa settimana, niente. Non c'è bisogno di incontrarsi e parlare....” dice sarcastico la seconda carica della città. A Sturiano non va giù chi sbandiera la volontà di ridursi, dimezzarsi o azzerarsi lo stipendio, dai 5 Stelle agli altri consilgieri, Nuccio e Licari, che hanno proposto un atto di indirizzo per dimezzare i compensi dei consiglieri. Non va giù la mossa dell'amministrazione, “questi atti vanno concordati con gli altri”. E poi ci mette il carico da undici, tant'è che gli chiediamo di ripetere: “Ci sono consiglieri che non hanno percepito un euro ancora e non hanno detto nulla. Bisogna capire se siamo uomini o ominicchi”. Chi sono gli “ominicchi” di cui parla Sturiano?
Intanto ieri alcuni consiglieri comunali tra cui lo stesso presidente Sturiano si sono incontrati con una delegazione di lavoratori di scuolabus e mense scolastiche e genitori arrabbiati. “Abbiamo detto che il consiglio ha detto no all'aumento delle tasse. Non ha preso alcuna decisione su scuolabus e mense”, dice Sturiano.  Secondo quanto è emerso le persone sarebbero state "spinte" dall'amministrazione a chiedere spiegazioni al consiglio. In sostanza, la colpa delo stop a scuolabus e mensa è stata data al consiglio.