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09/07/2015 10:40:00

Protestano i migranti a Trapani ed Alcamo. Tensioni, disordini e soliti commenti....

 Tornano a protestare i richiedenti asilo nella nostra provincia. Motivo del loro disagio è sempre la lunga attesa per il riconoscimento dello status di rifugiato, che a volte si protrae per due anni, ma non solo.

Ad Alcamo ci sono stati due poliziotti e due carabinieri medicati al Pronto soccorso dell’ospedale di Alcamo e tre richiedenti asilo denunciati per lesioni e oltraggio. E' il bilancio della protesta scoppiata nel giardino della Pia Opera Pastore. Mediamente vi risiedono una cinquantina di extracomunitari. La lite è scoppiata quando alcuni operatori hanno detto ad un extracomunitario che avrebbe dovuto lasciare al più presto il Centro di accoglienza perchè erano scadute le autorizzazioni. Il giovane ha iniziato ad inveire contro il personale e presto si è sfiorato lo scontro fisico tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.  Quando hanno tentato di portare via il migrante sono intervenuti in sua difesa altri due extracomunitari in suo aiuto e la situazione si è fatta più tesa.
Qualche giorni prima, invece, dei minori, per protestare contro i ritardi nella concessione dei permessi avevano scaraventato al centro della via Ugo Foscolo, mobili e suppellettili, bloccando il traffico.

E traffico bloccato ieri anche a Trapani, dove alcuni immigrati hanno manifestato davanti la Prefettura, scagliando per terra le bicicliette e impedendo il passaggio delle macchine, come dimostra la foto pubblicata su internet e infarcita dai soliti commenti razzisti. Tra questi quello di Enrico Rizzi, il giovane rappresentante del Partito Animalista Europeo, che si dispera se trova un cardellino con un ala spezzata, ma non ha timore di dire, raccontando l'episodio al quale ha assistito : "Ero là davanti in quel frangente. Sono arrivati come dei pazzi, buttando le biciclette a terra e mandando a quel paese i cittadini che chiedevano di spostarle per poter passare con le auto. Incredibile li metterei dritti dritti in un barcone e li farei tornare da dove sono venuti a suon di calci duri in culo!"