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25/04/2015 06:30:00

Marsala 2015. Grillo con i giovani. Dugo nelle contrade. Festa 5 Stelle. Frasi choc Armato

Continuano le attività dei candidati alle prossime elezioni amministrative di Marsala. Massimo Grillo incontra i giovani, Dugo va per le contrade, I 5 Stelle organizzano una festa in musica all’Antico Mercato


Massimo Grillo, “I giovani di Marsala hanno bisogno di nuovi riferimenti e di un governo certo della Città”

Continuano in queste prime giornate di campagna elettorale gli incontri del candidato sindaco di Marsala, Massimo Grillo. Fra i tanti cittadini, tra professionisti, commercianti e artigiani, Massimo Grillo sta incontrando anche tanti giovani marsalesi, ai quali il candidato sta dicendo che Marsala ha bisogno di loro e della loro forza. “Marsala ha bisogno di correre, non possiamo avere un’amministrazione che arrivi impreparata al Comune e poi chieda ai cittadini cosa fare. Dobbiamo offrire subito dei programmi certi, degli obiettivi che siano raggiungibili grazie ai forti collegamenti e le relazioni necessarie, ma grazie anche alle energie migliori rappresentate da tanti giovani che stanno contribuendo a dare una connotazione civica alla mia coalizione. E’ questa la scommessa che stiamo facendo, e per questo che ci vogliamo impegnare tutti assieme nello sviluppo economico e sociale della nostra città, puntando anche alla crescita culturale di una nuova classe dirigente. Non si possono più imporre a Marsala le scelte che arrivano dall’alto. I nostri giovani hanno bisogno di riferimenti nuovi e di un governo certo della città”.

 


Giacomo Dugo gira le contrade con l’ex sindaco Adamo
Giornata piena di incontri quella di giovedì per il candidato Sindaco per Marsala Prof. Giacomo Dugo che, accompagnato da Giulia Adamo, sua forte sostenitrice, ha girato per le contrade del Marsalese esponendo il suo programma elettorale. Molto proficuo in termini di consensi e di temi trattati è stato, ieri sera, l'incontro avuto con un gruppo di cittadini di C.da Bufalata ai quali ha indicato i punti cardine del suo programma. In tale sede si è affrontato il problema dell'aeroporto di Trapani-Birgi e il Professore ha particolarmente insistito sulla necessità che allo scalo aeroportuale venga, una volta per tutte, riconosciuta la nomenclatura "Aeroporto di Trapani-Marsala" in modo da fare riferimento alle due città piu' importanti del territorio e predisponendo in loco un adeguata pubblicità in modo da agevolare i flussi turistici in direzione di entrambe le città, laddove su tale aspetto attualmente la città di Marsala risulta fortemente penalizzata in danno dell'economia locale. Dugo ha altresì sottolineato l'importanza del fatto che la Riserva Naturale dello Stagnone e le sue isole insistono nel territorio di Marsala, e non in quello di Trapani, e che pertanto l'Amministrazione Comunale dovrà fare quanto necessario per porre questo punto fermo ai fini dello sviluppo turistico del nostro territorio. Particolare attenzione ha poi dedicato all'isola di Schola, che è di proprietà esclusiva del Comune di Marsala, e che, secondo Dugo, dovrebbe essere ripristinata e trasformata in un centro di ricerca, di cultura e di attività convegnistiche. Sempre ieri, ma nel pomeriggio, il Professore ha incontrato un gruppo di liberi professionisti e imprenditori marsalesi che hanno voluto evidenziare al candidato Sindaco le attuali problematiche di Marsala. Si è parlato delle disfunzioni nei servizi ai cittadini e alle imprese, delle problematiche relative alla viabilità, della possibilità di rilanciare le attività commerciali e artigianali all'interno del centro storico e del rilancio delle attività cardine del territorio quali quelle agricole ed enogastronomiche collegandole al turismo con una serie di iniziative che coinvolgano il lavoro giovanile. Altro problema affrontato è stato quello della presenza nel nostro territorio di numerosi richiedenti asilo politico che vagano tutto il giorno senza meta. Ebbene, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e allo stesso tempo di migliorare la qualità della vita di questi extracomunitari una soluzione potrebbe essere quella di impegnarli in attività di volontariato anche indirizzate al decoro urbano. Al termine di questo interessantissimo incontro Dugo e i partecipanti hanno scritto di comune accordo altri dieci punti da inserire nel suo programma elettorale.

 

Movimento 5 Stelle all’Antico Mercato
Una serata di musica e festa, invece, per il Movimento 5 Stelle di Marsala, all’Antico Mercato di Marsala, inizio alle 22, di domenica sera, 26 aprile. Ci saranno i candidati al consiglio comunale e il candidato sindaco Antonio Angileri.


Vito Armato, candidato sindaco di Noi con Salvini, la spara grossa sugli immigrati. La reazione di Salvatore Inguì (Coordinamento Provinciale LIBERA),Vincenzo Zerilli (Amici del Terzo Mondo), Marta Adamo (Marabha). Laura Caimi (Amunì).
Ancora una volta viene esplicitata una equazione secondo la quale il tema della “sicurezza” va coniugato con il tema degli immigrati: “Il tema che più ci sta a cuore è quello della sicurezza. I nostri figli dovranno essere liberi di fare una passeggiata al lungomare senza avere paura. A Marsala ormai gli alberghi ed i bed & breakfast sono pieni, ma di immigrati e non di turisti... Spero che nessuna bambina o nessuna ragazza venga violentata come è successo al Nord.”. Le parole di Vito Armato, qualora prese in considerazione, creano solo pregiudizio e suscitano il senso della paura e della insicurezza, ma nella realtà, non sono suffragate da oggettivi riscontri e fatti a sostegno. Il problema “sicurezza” nella città di Marsala, così come riportano le cronache e da quanto riferiscono le Forze di Polizia, è legato a fenomeni di micro e macro criminalità, i cui protagonisti solo eccezionalmente sono stranieri, mentre non v'è alcun dubbio che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono nostri concittadini.
Quanti episodi si sono registrati nella nostra città di violenza sessuale contro le nostre ragazze, ad opera degli immigrati? Sulla base di quali elementi il Sig. Armato ritiene di essere privato della libertà di fare una passeggiata senza paura? Di quali e quanti episodi di violenza commessi da immigrati nel nostro territorio, è a conoscenza? Attualmente nella provincia di Trapani sono ospitati circa 2800 stranieri immigrati; sicuramente tra costoro vi saranno pure soggetti dalla condotta inadeguata e sicuramente qualche episodio-reato può essere accaduto (o accadrà), ma ciò è sufficiente a coniugare immigrato e delinquenza? Certo la cronaca ci riporta taluni fatti eclatanti ma è pernicioso e fuorviante continuare a citare il caso di quel “picconatore” che ha ucciso alcuni passanti a Milano e fare diventare quel caso emblema e caratteristica comportamentale di tutti gli immigrati.Le parole di Armato pertanto sono pericolose perchè perpetuano e fomentano un clima di ostilità e replicano notizie prive di ogni fondamento ma che a furia di essere riportate vengono assunte come vere.
L'allarme “ebola”, secondo cui con gli sbarchi degli immigrati saremmo stati contagiati e condannati a morte certa, con previsioni apocalittiche, ha consentito una proliferazione di articoli, dibattiti televisivi, talk show di piazza, che ha determinato nella gente la fobia della vicinanza con lo straniero (nero). Anche in questo caso malgrado il compatto fronte dei movimenti contrari all'accoglienza, i fatti hanno smentito l'allarmismo e molte notizie apparse si sono rivelate frutto di fantasie o di pregiudizi.

Sarebbe opportuno che ogni cittadino (e quindi a maggior ragione un candidato sindaco) potesse avere occasione di conoscere la verità, senza anteporre la necessità di interpretare gli eventi con il pre-giudizio ideologico o religioso. Pertanto, quando il Sig. Vito Armato dichiara “...se dovessi essere eletto, con una azione coordinata con il mio gruppo e la prefettura, andrò a visitare uno per uno questi centri di accoglienza. Se non dovessero essere a norma mi impegnerò a farli chiudere...”, vorremmo rappresentare che se vuole può già sin d'ora recarsi a fare visita ai centri di accoglienza, senza bisogno di essere sindaco, e lì magari può incontrare e ascoltare le storie di queste donne e di questi uomini che fuggono dagli orrori della fame, della guerra, delle persecuzioni, delle torture, delle privazioni delle libertà. Ascoltare le loro storie dalla loro viva voce, per comprendere che il viaggio della speranza non è quello che dura il tempo delle drammatiche ore necessarie per attraversare il Canale di Sicilia, ma è quello che inizia mesi ed anni prima, e che vede le genti dell'Eritrea. Etiopia, Somalia, ecc. ecc. , dover affrontare il deserto, sopravvivere, raggiungere di Stato in Stato tappe intermedie, sopravvivere, arrivare in Libia, sopravvivere, essere arrestati, picchiati, abusati sessualmente, pagare riscatti, sopravvivere, aspettare il momento per poter partire e raggiungere uno dei nostri porti italiani...naufragi o uccisioni permettendo. Ascoltare le loro storie, consentirebbe di iniziare a pensare che dietro ogni singolo racconto c'è una persona che lascia i suoi affetti, la propria terra, figli o genitori o fratelli e sorelle, sapendo di rischiare la morte. Accettare il rischio di poter morire contro la certezza di morire, se non fisicamente, civilmente.

“Darei 30 euro al giorno ai disoccupati e ai giovani italiani, non alle società che si occupano di immigrazione e che non spendono tutti i soldi per queste persone...”. Tale affermazione del Sig. Armato è una contraddizione in termini, perchè, paradossalmente, la presenza degli immigrati, con la necessità di essere accolti e di fornire loro i servizi minimi, ha determinato una possibilità occupazionale. Gli alberghi ed i BandB “oggi pieni di immigrati e non di turisti”, oggi sopravvivono tutto l'anno e non solo in alcuni periodi, proprio grazie a tele presenza. Inoltre l'apertura di circa 40 Centri di Accoglienza, presso cui lavorano mediamente 10/12 operatori in ciascuno, sta consentendo lavoro a circa 400/480 concittadini, che diversamente sarebbero disoccupati. E la presenza di circa 2800 stranieri ospitati in 40 Centri di Accoglienza crea un indotto economico.

Tutto ciò non toglie che il nostro territorio lamenta il diffondersi di sempre maggiore allarme sociale per il moltiplicarsi di episodi criminosi (furti, scippi, rapine, spaccio,...) e certamente siamo dinnanzi ad una crisi sociale ed ed economica che induce alla pretesa di maggiore sicurezza, ma puntare il dito sui migranti è mistificatorio e fuorviante. Determina la creazione di capri espiatori ma non affronta i veri problemi quali la disoccupazione, la corruzione, la politica che si muove senza alcuna programmazione e non nell'interesse dei cittadini ma in quello personalistico, affaristico, tornacontistico. La “sicurezza” non sarà ristabilita quando non avremo più i neri tra i piedi ma quando avremo una Politica al servizio dei cittadini, quando avremo lavoro, quando avremo una equa ripartizione delle risorse e delle ricchezze, quando si potranno garantire tutti i diritti sanciti dalla costituzione, quando avremo un sistema sanitario che si prenderà efficacemente cura dei più deboli, quando riusciremo ad avere capacità imprenditoriali e doti di buona amministrazione che riusciranno a dare valore al patrimonio paesaggistico, storico, culturale di cui disponiamo.

 



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