La Cooperativa Airone a un passo dall’abbandonare Villa Genna, a Marsala. In realtà la villa gentilizia è sempre stata in stato di abbandono, ma adesso la Cooperativa fondata da Antonio Parrinello, e presieduta da Carlo Bertolino, è a un passo dal perdere la concessione di Villa Genna. Il Comune di Marsala ha infatti invitato un preavviso di revoca dell’aggiudicazione della Villa per via di tutte le inadempienze della Coop Airone da quando, nel maggio del 2013 con un bando discutibilissimo, ottenne la concessione per 15 anni e gratis.
“Nessuna delle proposte progettuali è stata avviata dalla cooperativa”, scrive nella delibera il dirigente del settore Servizi Pubblici, Francesco Patti.
Il Comune fa un lungo elenco delle cose non fatte dalla cooperativa Airone in questi due anni, dei motivi per cui si sta decidendo di annullare la concessione. In sostanza la Coop non ha mai avviato il progetto che era posto a base di gara, cioè un’area attrezzata per sosta camper, e non ha mai presentato la documentazione necessaria per la firma del contratto, che appunto non è stato mai firmato. Nonstante tutti i solleciti, scrive il Comune, la coop non si è attivata per sistemare la faccenda.
Ma c’è dell’altro, perchè, nel non far nulla, la cooperativa ha fatto qualcosa, a quanto pare di abusivo. Nel disciplinare della concessione veniva specificato che l’aggiudicatario doveva realizzare dei percorsi e un piazzale per la sosta di camper e caravan. Doveva essere la coop a ottenere tutte le autorizzazione e le licenze, poi, per l’esercizio delle attività da svolgersi all’interno della struttura. Il 2 febbraio scorso però i funzionari del Comune di Marsala e gli ispettori della Polizia Municipale della Sezione Pg presso la Procura, hanno fatto un sopralluogo ed è emerso che all’interno di Villa Genna sono state opere edilizie senza la dovute autorizzazioni edilizie, senza il nulla osta della soprintendenza per i vincoli paesaggistici e senza quello del Genio Civile per il rispetto del vincolo sismico.
Il Comune ha poi mandato una diffida formale alla Coop per regolare la situazione, ma non è arrivato nessun nuovo documento. Allora ecco un altro sopralluogo dei funzionari del Comune a constatare “lo stato di generale abbandono di villa Genna”. Inoltre non c’è mai stato alcun custode, con la cooperativa Airone che si è limitata ad aprire e chiudere i cancelli.
Dopo anni di abbandono la Villa gentilizia che sorge alle porte dello Stagnone doveva tornare aperta a tutti. Fu la giunta guidata da Giulia Adamo a decidere di darla in concessione per 15 anni per farne un parcheggio e luogo di ritrovo per camper. Alla gara partecipano in tre, tra queste c’è la Coop Airone, presieduta da Carlo Bertolino. Ci sono tante aspettative, Adamo è nel pieno della sua attività amministrativa. Vede turismo ovunque, è l’anno di Marsala città europea del vino. Il nuovo corso della villa gentilizia viene inauguarato con il raduno nazionale dei ragazzi di Libera. Poi qualche sagra e nient’altro. Nel mezzo tanto degrado. Cespugli alti, palme spoglie, spazzatura e locali non mantenuti. La scorsa estate viene organizzata una serata da discoteca. Ne nasce una polemica infinita. Le forze dell’ordine, nel corso della serata, hanno ispezionato la villa e avrebbero notato che la zona che avrebbe dovuto ospitare i camper, come da accordi, sarebbe stata invece usata come parcheggio delle auto per i clienti del locale. La segnalazione alle forze dell’ordine sarebbe inoltre partita da chi abita nelle vicinanze della villa, per via dell’elevato volume della musica. Immediatamente, dagli uffici del Comune, è partita la revoca dell’autorizzazione. E Giulia Adamo si infuria con i gestori: “ve l’avevo detto, voi avete fatto di testa vostra” avrebbe urlato ai gestori l’ex sindaco.
Si è caduti nel grottesco. Con uno spazio che, come era specificato nel capitolato d’appalto, doveva essere usato per i camper, che però non possono entrare. I gestori dovevano adeguare gli spazi, sistemare gli ingressi, troppo piccoli per i camper. “Ma noi abbiamo speso 300 mila euro per i lavori”, raccontò Carlo Bertolino, arrabbiato per il putiferio scoppiato dopo la serata disco.“L’abbiamo trovata in condizioni disastrose: le cucine erano scomparse, la zona bar da rifare, l’impianto elettrico non funzionava a causa del furto dei cavi di rame, la struttura era completamente abbandonata ai vandali. Abbiamo risistemato l’impianto elettrico, le cucine e l’area verde, spendendo più di 300.000 €”. Fa l’elenco dei costi, Bertolino. Ci sono anche quelli fissi: “circa 6000 – 7000 € tra assicurazione, cura del verde, guardiania e pulizia. Tutto ciò solo per tenere la struttura aperta e senza considerare i costi di gestione del bar e del ristorante. Alla luce di queste considerazioni abbiamo deciso di organizzare alcuni eventi (concerti, apericene per valorizzare prodotti e vini locali, mostre canine) con l’intento di reperire i fondi che potevano aiutarci a sostenere questi costi”. Ma, secondo quello che scrive il Comune, questi lavori, se fatti, non avevano tutte le autorizzazioni. E il bar e tutti gli altri locali sono praticamente abbandonati.