L'ex vescovo di Trapani Francesco Micciche (nella foto)' e' indagato dalla Procura per appropriazione indebita: secondo i pm si sarebbe intascato decine di migliaia di euro destinate dai contribuenti all'otto per mille. Il procuratore di Trapsni Marcello Viola, ipotizza a carico del prelato il reato di appropriazione indebita aggravata.
La Guardia di Finanza ha perquisito l'abitazione dell'ex vescovo e quella di Orazio Occhipinti, ex dipendente della Curia. A carico del prelato ci sarebbero le accuse di Don Ninni Treppiedi, suo ex braccio destro, coinvolto in un'altra inchiesta in cui Micciche' e' parte lesa e sospeso a divinis, e quelle dell'ex direttore della Caritas, Sergio Librizzi, imputato in un'altra inchiesta di concussione e reati sessuali. Sia Treppiedi che Librizzi stanno rendendo dichiarazioni ai magistrati. Micciche' venne rimosso da papa Ratzinger dalla carica di vescovo di Trapani proprio a seguito dell'inchiesta in cui il prelato risultava parte lesa.
La vicenda, che ha portato alla perquisizione di queste ore, eseguita nella casa di Monreale del vescovo, non scaturirebbe tanto dall'indagine dove Miccichè risulta parte lesa e che è relativa alle presunte malefatte del suo "braccio destro", ex direttore della Curia, don Ninni Treppiedi. Le accuse pare arrivino da un altro influente sacerdote della curia trapanese, finito però arrestato, l'ex direttore della Caritas Sergio Librizzi, imputato dal prossimo 9 marzo dinanzi al gip di concussione e reati di natura sessuale
Questi infatti pare che dinanzi a contestazioni circa l'utilizzo di somme dell'8 per mille destinate a opere di carità avrebbe detto che le uscite indicate nei rendiconti della Caritas sarebbero del tutto fittizie. Librizzi si sarebbe limitato a dire che certe spese della caritas non erano a lui riconducibili. Le indagini si sono sviluppate grazie al lavoro degli agenti della pg di Finanza e Forestale.
Monsignor Francesco Miccichè fu rimosso da vescovo di Trapani il 19 maggio2012 da Papa Ratzinger, che nel frattempo aveva sospeso anche don Treppiedi. Un anno prima la Santa Sede aveva inviato un Ispettore per verificare la regolarità della sua azione nella Diocesi, in particolare riguardo a due fondazioni dopo la denuncia di Treppiedi, allora arciprete di Alcamo. Nello stesso tempo la Procura di Trapani aveva aperto le indagini dalle quali Miccichè risultava parte lesa, mentre 13 persone furono iscritte nel registro degli indagati per vari reati.