C’è qualcuno che ogni mattina va, apre il cancello, poi la sera chiude. E basta. Il bar chiuso, il ristorante inattivo, bagni neanche a pensarci. Spazzatura, vegetazione selvaggia, giochi per bambini messi malissimo. In due anni non si è vista l’ombra di un camper. Neanche uno. Eppure il Comune di Marsala l’ha data in concessione, per la bellezza di 15 anni e “a gratis”, proprio per farci un punto di ritrovo per camperisti. E’ Villa Genna, a Marsala.Sempre più abbandonata, e al centro di un pasticcio amministrativo nato due anni fa, quando, ai tempi del sindaco Giulia Adamo, venne data in concessione alla Cooperativa Airone. La coop è riferibile ad Antonio Parrinello, crocettiano fino al midollo, capogabinetto dell’assessore all’agricoltura, ras del centrosinistra marsalese.
Dopo anni di abbandono la Villa gentilizia che sorge alle porte dello Stagnone doveva tornare aperta a tutti. Viene fatto così un bando dal Comune di Marsala. La giunta Adamo decide di darla in concessione per 15 anni per farne un parcheggio e luogo di ritrovo per camper. Alla gara partecipano in tre, tra queste c’è la Coop Airone, presieduta da Carlo Bertolino, nipote di Antonio Parrinello. Ci sono tante aspettative, Adamo è nel pieno della sua attività amministrativa. Vede turismo ovunque, è l’anno di Marsala città europea del vino. Il nuovo corso della villa gentilizia viene inauguarato con il raduno nazionale dei ragazzi di Libera. Poi qualche sagra e nient’altro. Nel mezzo tanto degrado. Cespugli alti, palme spoglie, spazzatura e locali non mantenuti. La scorsa estate viene organizzata una serata da discoteca. Ne nasce una polemica infinita. Le forze dell’ordine, nel corso della serata, hanno ispezionato la villa e avrebbero notato che la zona che avrebbe dovuto ospitare i camper, come da accordi, sarebbe stata invece usata come parcheggio delle auto per i clienti del locale. La segnalazione alle forze dell’ordine sarebbe inoltre partita da chi abita nelle vicinanze della villa, per via dell’elevato volume della musica. Immediatamente, dagli uffici del Comune, è partita la revoca dell’autorizzazione. E Giulia Adamo si infuria con i gestori: “ve l’avevo detto, voi avete fatto di testa vostra” avrebbe urlato ai gestori l’ex sindaco.
Si è caduti nel grottesco. Con uno spazio che, come era specificato nel capitolato d’appalto, doveva essere usato per i camper, che però non possono entrare. I gestori dovevano adeguare gli spazi, sistemare gli ingressi, troppo piccoli per i camper. “Ma noi abbiamo speso 300 mila euro per i lavori”, raccontò Carlo Bertolino, arrabbiato per il putiferio scoppiato dopo la serata disco. “L’abbiamo trovata in condizioni disastrose: le cucine erano scomparse, la zona bar da rifare, l’impianto elettrico non funzionava a causa del furto dei cavi di rame, la struttura era completamente abbandonata ai vandali. Abbiamo risistemato l’impianto elettrico, le cucine e l’area verde, spendendo più di 300.000 €”. Fa l’elenco dei costi, Bertolino. Ci sono anche quelli fissi: “circa 6000 – 7000 € tra assicurazione, cura del verde, guardiania e pulizia. Tutto ciò solo per tenere la struttura aperta e senza considerare i costi di gestione del bar e del ristorante. Alla luce di queste considerazioni abbiamo deciso di organizzare alcuni eventi (concerti, apericene per valorizzare prodotti e vini locali, mostre canine) con l’intento di reperire i fondi che potevano aiutarci a sostenere questi costi”. Magari, in questi due anni, avrebbero sperato nell’arrivo di fondi europei o dalla regione per le associazioni senza fini di lucro, come dovrebbe essere la coop.
Il grottesco è anche per le vicende burocratiche. Perchè nel frattempo si è scoperto che la Coop Airone e il Comune di Marsala non hanno mai firmato il contratto di concessione. Sono, in sostanza, morosi, tutti. La cooperativa non ha mai prodotto i documenti necessari. Niente. Il Comune ha diffidato la cooperativa a produrre i documenti che occorrono per firmare il contratto. Un sollecito, nemmeno troppo convinto. Ma c’è stato. Al Comune però non è arrivato niente. E adesso si rischia di revocare la concessione. Visto che, come ha anche detto l’ingegnere Francesco Patti in consiglio comunale qualche giorno fa, “ i punti previsti nel bando di assegnazione non sono del tutto rispettati dal gestore”. Di certo il bando non prevedeva di fare una discoteca, ad esempio. Era specificato che doveva esserci una sosta camper. Ma nessuno ne ha mai visto uno. Il consigliere Giuseppe Carnese ha proposto di dare alla ditta che opera a Villa Genna un termine entro il quale adempiere, invitando gli Uffici a fare un sopralluogo per verificarne la piena fruibilità.
Un altro particolare di questa vicenda è che Villa Genna è stata divisa in due quando venne deciso di darla in concessione. Una parte, con la villa gentilizia, i bagni, il ristorante, il bar, l’area verde con i giochi per bambini, si decise di destinarla a sosta camper e venne affidata all’Airone. Un’altra parte era quella destinata a maneggio, molto più piccola, senza una pertinenza per il gestore, e con ingresso separato. Bene i bandi sono due, ma contemporanei, escono e vengono aperte le buste lo stesso giorno. La parte destinata al maneggio viene concessa, sempre per 15 anni, dopo l’apertura delle buste, all’associazione Equitazione Club di Marsala. In questi anni hanno organizzato tornei di equitazione, tengono dei corsi all’interno dell’area che sono abbastanza frequentati. Ma neanche loro hanno firmato il contratto. I documenti sono stati presentati, ma si aspetta che venga sbrogliata la questione Airone, e i contratti si firmano tutti insieme. Nel frattempo, dell’Airone, a Villa Genna, non si vede nessuno. Ma tra un paio di mesi, tranquilli, arriva la primavera, e la campagna elettorale.