Stavano quasi per crollare le lapidi da cui prende il nome la Sala consiliare di Marsala, quando, ieri sera, qualcuno ha tirato fuori la parola Palavetro. Perchè, mentre si parla del Piano opere pubbliche, aleggiava questo spettro. Quello della ricollocazione dell' obbrobrio preferito dell'ex sindaco Adamo. La bomba è poi stata disinnescata, perchè qualche consigliere non aveva afferrato che si stava facendo un esempio. “Ad esempio, facciamo come abbiamo fatto con il Palavetro l'anno scorso, cassiamolo”. C'era, chi all'ottava camicia sudata in questa tornata di consiglio comunale, si è andato a rileggere, per sicurezza, la lista degli interventi nel Piano opere pubbliche.
“Non c'è, non c'è. Andiamo avanti”. Perchè qui c'è da approvare alla svelta il Piano. Una serie di interventi che non lasciano molto margine di manovra ai consiglieri comunali. Un piano che parla di manutenzioni, e progetti che vengono messi lì solo per riempire carte e dire alla gente che si vuole fare questo, che si vuole fare quest'altro. Ma una postilla, invisibile, dice che soldi non ce ne sono. Allora, per tentare di fare le cose equilibrate, e mettere un po' di logica al documento che è un atto propedeutico all'approvazione del Bilancio di Previsione , la commissione Lavori Pubblici presenta un emendamento che tenta di dare ordine.
“Privilegiamo ciò che è manutenzione, tutto il resto rimandiamolo a una fase successiva” spiega ai suoi Salvatore Di Girolamo. “Non possiamo metterci a fare gli scienziati, se abbiamo bocciato un'opera il nostro è un indirizzo politico, e i dirigenti ne devono prendere atto” aggiunge Enzo Russo, presidente della commissione che ha preparato l'emendamento. Ci si riunisce per mettere a punto le cose. “Questo lo spostiamo qua, quest'altro là. Le strade, i semafori, le scuole”. Quasi due ore di interruzione e poi tutti di nuovo in aula. Pausa in cui i decibel registrati a Palazzo VII Aprile hanno avuto un picco. E ad un certo punto si era sparsa la voce che si poteva anche rimandare la votazione, andare tutti a casa e dormirci su, ancora una notte.
Alla fine tutti riescono a trovare la quadra, con un emendamento di modifica al Piano presentato dall'amministrazione che porta a degli aggiustamenti per 2,3 milioni di euro circa. Sempre attraverso un'operazione di taglia e cuci.Vengono tolti, ad esempio, 100 mila euro per la fermata ferroviaria in via Grotta del Toro. Via anche 700 mila euro per la manutenzionestraordinaria di Via dei Salinari. Via altri 700 mila euro per la pista ciclabile nel lungomare Stagnone. Via i 420 mila euro per la nuova piazza Mameli. Vengono poi aggiunti 310 mila euro per la manutenzione straordinaria di alcune strade di centro e periferia. Si tratta però di lavori d'urgenza, i rattoppi insomma, non aspettiamoci che venga riasfaltata tutta la via Salemi. Vengono aggiunti poi 100 mila euro ai 368 mila previsti per i lavori di adeguamento del nuovo Tribunale di Marsala come da richiesta, si legge, “da parte delle Autorità preposte all'uso dell'edificio”. Infine c'è anche un piccolo colpo di romanticismo. Porticella. Quella vera, o presunta tale, scoperta a Mazara a casa di un tale che l'aveva nel giardino di casa. Bene, nel mezzo dei lavori su piazza Marconi per 40 mila euro sono stati aggiunti 10 mila euro per comprare la vecchia Porticella. Sono tutti contenti. Il piano viene votato all'unanimità dei presenti. Vengono, anche quest'anno, in sostanza cassate alcune cose a cuore della vecchia amministrazione Adamo, ma se ne faranno una ragione. Come dovranno farsi una ragione i marsalesi se in questi giorni i camion dell'Aimeri non passeranno a raccogliere la spazzatura o a pulire le strade. Lo ha annunciato a inizio seduta Pino Carnese: “L'ho appreso da fonte certa”. Sembra che Aimeri abbia ancora problemi di liquidità per l'acquisto dei carburanti. Allora segue tutta una discussione sui rifiuti, sulle tasse salate da pagare e gli intoppi che ci sono all'Aipa. Dal Comune non confermano né smentiscono la cosa, e fanno trapelare che sì, l'Aimeri ha di nuovo problemi di soldi, non riesce a pagare la benzina. Allora è meglio prepararsi a un ponte dell'immacolata puzzolente.