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25/10/2014 06:15:00

Trapani, consiglio su aeroporto e Ryanair. Poche risposte, molti dubbi. Arriva Wizz Air

 Alla fine, la seduta straordinaria del consiglio comunale di Trapani sull'aeroporto di Birgi, è stato un flop. In molti attendevano chiarezza, alcuni l'hanno chiesta in aula, ma le risposte sono state grame. I dubbi sulle trattative con Ryanair permangono e l'orientamento della Regione continua ad essere indefinito. Sull'estrema attualità, tuttavia, qualche elemento è stato aggiunto.
Ad esempio il sindaco Vito Damiano ha confermato che la somma di 300 mila euro di co-marketing verrà erogata dal comune di Trapani. «E' stata già approvata – ha detto - con l'approvazione del bilancio diventerà esecutiva». I 300 mila euro, andranno direttamente a ricadere sul bilancio comunale di Trapani, atteso che ad oggi sono stati incassati soltanto 73 mila euro dalla tassa di soggiorno, nonostante il proliferarsi di strutture alberghiere. Allo stato attuale alcuni comuni non hanno ancora sborsato le rispettive cifre mettendo in discussione la permanenza di Ryanair a Birgi. Proprio su questo punto si attendevano particolari chiarimenti da parte del presidente dell'Airgest Salvatore Castiglione. «Da quando la Regione è entrata nell'asset societario ho notato che il nostro socio privato (il gruppo capeggiato dall'imprenditore armeno-argentino Eduardo Eurnekian) si è parecchio indispettito e c'è stato qualche momento difficile. Poi, contestualmente all'investimento della Regione, non abbiamo mai percepito una manovra di rilancio». Sulla questione in effetti la Regione non ha mai lasciato intuire particolare interesse, tanto da non prendere parte alle assemblee societarie.
«Abbiamo varato un nuovo piano di investimenti con cui rifaremo la pista cementaria per consentire l'atterraggio di aereomobili piu grandi. Si tratta di 3,5 milioni di euro – continua Castiglione - che verranno impiegati. Proprio lunedì avremo degli appuntamenti assembleari in merito. Io ritengo che la nostra posizione non sia delle peggiori. Per quanto riguarda i traffici aerei stiamo rispettando le previsioni. Attualmente siamo ad un 1 milione e 350 mila passeggeri, a fronte di una previsione iniziale di 1 milione e mezzo. Sono certo che questi dati verranno valutati in termini di posizione contrattuale». Poi Castiglione si è soffermato sul piano nazionale dei trasporti stilato dal ministro Lupi. «Con il piano la Sicilia è stata divisa in due: da questa parte Trapani e Palermo, da quell'altra Catania e Comiso. Gli scenari stanno cambiando. Alitalia ha fatto sapere che metterà in discussione le rotte fisse, i vettori medio-piccoli stanno sparendo e quelli che sono rimasti fanno pesare le proprie posizioni. Noi non ci siamo appiattiti in questa deriva del mercato». In questo versante va l'accordo - che era stato anticipato nei giorni scorsi da TP24.IT - raggiunto con la Wizz Air che per 5 anni collegherà l'aeroporto di Birgi con l'Est Europa. Secondo i ben informati l'intesa costerà 1 milione di euro all'anno, ma di questo Castiglione non ne parla. «Ci siamo inseriti nel sistema «Sani», si tratta di una piattaforma europea che ci permetterà di proporre dei bandi su piazza comunitaria in grado di collegare Birgi con le capitali europee. Riteniamo che non vi siano conflitti con la permanenza di Ryanair».
L'aula di Palazzo Cavarretta è gremita. Tra i banchi c'è un gran via vai e nel settore riservato al pubblico oltre una trentina di persone seguono attentamente. Ci sono gli operatori del settore, ma anche personaggi come l'imprenditore Gaspare Panfalone e l'editore Ignazio Grimaldi. Presenti i senatori trapanesi D'Alì, Orrù, Santangelo ed il deputato regionale Nino Oddo contestato durante il suo intervento in difesa della Regione. Tra gli operatori, da segnalare l'intervento di Bartolo Giglio. «Credo che nella discussione – ha detto - si stia tralasciando il fatto che la Regione potrebbe vendere a dei privati delle quote che ha comprato al ribasso. Non vorrei che vi sia un interesse lobbistico per rilevare e gestire l'aeroporto. La gara che si sta giocando è di interesse nevralgico per il nostro territorio». In conclusione è stato approvato all'unanimità un documento in cui si chiede al sindaco Damiano l'impegno a «sostenere anche nei futuri bilanci dell'ente, il progetto di co-marketing». Per il resto tante proposte, ma pochi chiarimenti sul vero futuro dell'Airgest. Cosa farà la Regione? Venderà le sue quote ai privati o le trasferirà ai Liberi consorzi che verranno costituiti? Per queste risposte sembra ci sia da aspettare.



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