Il supermercato sul Lungomare Dante Alighieri, a Trapani, si farà e sui tributi qualche novità arriverà. E' questo lo spoiler necessario per introdurre le due ultime sedute (martedì e giovedì) del consiglio comunale di Trapani che hanno messo in bella mostra i nervi scoperti di Palazzo Cavarretta. Spaccature nette sintetizzabili nei forfait strategici dei diversi gruppi consiliari. E non solo. Infatti, alla votazione sul progetto riguardante un “area da privatizzare in convenzione con il comune” ci si è arrivati al termine di un dibattito che ha mantenuto in ballo la questione dei gettoni di presenza. Zero spazio invece per la discussione della delibera sui tributi che è stata trattata nella seduta di ieri (giovedì).
Vero e proprio catalizzatore della prima parte di consiglio è stato il consigliere Abbruscato (Pd) che, sfiorando più volte i limiti della normale dialettica, ha provato in ogni modo a riportare in discussione la questione finanziaria. Ritmi parecchio agitati conditi da frasi al vetriolo in grado di inibire il presidente del consiglio Peppe Bianco. Alcuni urlano: “Presidente non si faccia trattare così”. La Pica (Ncd) fa eco al collega del Pd: “Con la conferenza dei capigruppi di ieri, insieme ad una fantomatica maggioranza, avete ribaltato tutto. Presidente lei è caduto nel tranello di qualcuno”. Bianco riagguanta la questione e, riprendendo la decisione dei capigruppo riunitisi lunedì, sentenzia: “Non vi farò entrare dalla finestra, parliamo del fabbricato sul Lungomare”.
In aula è presente l'architetto Antonino Alestra, responsabile del procedimento in quanto direttore dell'ufficio Urbanistica. “Il progetto per il fabbricato – ha affermato in aula Alestra - è stato presentato nell'agosto 2011 ed è sviluppato su un area che sfrutta diverse particelle presenti in zona Fcom (riservata ad attrezzature per il commercio di interesse generale) e Fv (disponibile per spazi pubblici a verde). Non era mai stato presentato un progetto da svolgersi in convenzione su una delle zone F e questo ha reso un po' più lento l'approfondimento”. In un aula semideserta - priva dei gruppi consiliari di Pd e Ncd – l'architetto Alestra spiega lo svolgimento dell'iter di approvazione del progetto bocciato in prima battuta dal suo ufficio a febbraio 2012 perchè privo di alcuni documenti. Ma non solo. Infatti, il punto nevralgico della vicenda ruota attorno alla tipologia di zona del Piano regolatore. In corrispondenza della sigla Fcon si legge chiaramente di riferimenti a “mercati di quartiere” e “mercati settimanali”. Anche per questo motivo dunque l'ufficio Urbanistica dava parere negativo, ma nel maggio 2012 arrivava il lasciapassare dall'Assessorato regionale che considerava pertinente l'apertura del supermercato. Da lì gli uffici comunali si attivavano per ottenere le autorizzazioni dell'Asp e della Soprintendenza completate lo scorso agosto. Nella stessa zona, inoltre, sono in fase di approvazione due progetti per case vacanze presentati da due diversi imprenditori, ma nonostante tutto al momento non sembra esserci un piano commerciale legato allo sviluppo della Litoranea.
Nelle dichiarazioni di voto esordisce Mannina (Pdl): “Questo voto è una decisione con chiara matrice politica, gli assenteisti fanno male a non esserci, io sono favorevole al progetto”. Gli fa eco Sveglia (Mir): “Anch'io voto a favore. Proviamo ad avvicinarci agli interessi dell'imprenditoria. Questa è l'unica strada percorribile per dare lustro a questa società”. Quì non è chiaro a quale società facesse riferimento il consigliere. Poi conclude Pumo (Gruppo Misto): “Chiaramente sono favorevole. Ascoltiamo gli imprenditori e proviamo a snellire le procedure”. Bianco tira le fila e lascia partire il conteggio. Dei consiglieri fanno la conta con attenzione. 15 presenti, 15 favorevoli. Questione chiusa e lavori rinviati a giovedì (ieri) per la discussione della delibera sui tributi.
In una seduta semideserta si è discusso del regolamento per la disciplina dell'imposta unica comunale. Si chiamerà Iuc e racchiuderà l'imposta municipale propria (Imu), la tassa sui rifiuti (Tari) e il tributo sui servizi indivisibili (Tasi). Alcune assenze, che in più occasioni hanno rischiato di fa saltare il numero legale dei presenti, in mattinata sono state commentate dal sindaco Vito Damiano: “Da oggi il Consiglio, o meglio, taluni consiglieri non lavoreranno per l'esame responsabile dei provvedimenti presentati o che saranno presentati a breve dall'Amministrazione, relativi alla definizione del regolamento IUC, delle tasse ed aliquote da applicare, del bilancio di previsione 2014. Si potrebbe così interpretare: non siamo riusciti con la preordinata sollevazione popolare né con l'intento di proporre una mozione di sfiducia; probabilmente non ce la faremo con la strumentale azione giudiziaria anonimamente promossa né con l'azione ostruzionistica sollecitata e portata avanti da taluni dirigenti e funzionari comunali. Facciamolo cadere sulle tasse e sul bilancio, costringendolo a sforare il patto di stabilità, anche se le conseguenze ricadranno sui cittadini che sapremo, con le falsità e le menzogne, facilmente convincere della totale ed esclusiva responsabilità del Sindaco”. Tornando alla Iuc, andranno approvati singolarmente gli articoli che ne comporranno la regolamentazione e in prima battuta il consiglio comunale è riuscito a ratificare un importante novità. Sostanzialmente, nel caso in cui un nucleo familiare conceda in comodato d'uso gratuito un abitazione al figlio, quest'ultima verrebbe considerata come “abitazione principale” e dunque esonerata dall'Imu. Un eccezione che sarà limitata ad una sola abitazione e che ha procurato non pochi disappunti al dirigente dell'ufficio finanze Gioacchino Petrusa. Infatti modifiche di tale matrice vanno ad intaccare direttamente gli equilibri di bilancio. Una questione che chiama in causa ancora una volta il punto del gettone di presenza, che anche in questa seduta non è stato affrontato.