Certo è che per i castelvetranesi sarà sempre "lu pupu". Dopo 133 anni, l'Efebo, non soltanto tornerà a Selinunte all'interno di locali del parco archeologico dove sarà esposto ai turisti, ma cambierà anche nome. Sarà Dioniso Íakchos. La statuetta in bronzo alta 85 centimetri, databile tra il 480 e il 460 a. C fu ritrovata nel 1882 in contrada Galera, a Selinunte.
A scoprire la sua reale identità è stato l'iconologo e storico dell'arte Giuseppe Camporeale. Lo studio sarà illustrato nel catalogo della mostra intitolato "Íakchos, il divino fanciullo di Selinunte", che sarà realizzato per l'occasione dell'evento che il Comune di Castelvetrano proporrà ai visitatori attesi in Italia per l'Expo' di Milano.