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14/08/2014 09:36:00

Droga ed armi, tre arresti a Marsala e a Petrosino. Tutti i particolari

 I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno tratto in arresto 3 soggetti marsalesi e petrosileni, D’AGUANNO Vincenzo 54enne, D’AGUANNO Alessandro 22enne e SIRAGUSA Vito 32enne per detenzione ai fini di spaccio e detenzione illegale di armi con matricole abrase. Recuperati 1 kg di marijuana nonché una pistola ed un fucile a canne mozze con matricole abrase, corredati del relativo munizionamento.
L’attività scaturisce nell’ambito dei servizi di controllo del territorio predisposti per il piano “Ferragosto Sicuro” ed è stata condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Marsala.

Ecco i particolari nel comunicato diramato dagli stessi carabinieri: 

Con l’approssimarsi del Ferragosto, i Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno implementato maggiormente la proiezione esterna sia al fine di monitorare il flusso di turisti e residenti verso il litorale marsalese e petrosileno sia per contrastare il fenomeno dell’abuso di sostanze stupefacenti e dei reati ad esso connessi. A questo scopo quotidianamente, in tutte le fasce orarie, vengono effettuati servizi preventivi di controllo del territorio ad alta visibilità, con lo scopo di scoraggiare i malintenzionati dal commettere reati.
In tale contesto, predisposto anche per il monitoraggio della circolazione stradale, i militari dell’Aliquota Radiomobile, diretta dal Brig. Capo Michele Licari, unitamente al personale dell’Aliquota Operativa hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio e detenzione illegale di armi con matricole abrase:
D’AGUANNO Vincenzo, 54enne marsalese, pregiudicato, già sorvegliato speciale di P.S.;
D’AGUANNO Alessandro, 22enne marsalese;
SIRAGUSA Vito, 32enne petrosileno.
I fatti. Nel corso del primo pomeriggio del 12 agosto scorso, infatti, a Petrosino una gazzella dell’Aliquota Radiomobile ha notato un autocarro con a bordo 2 ragazzi che aveva un’andatura sospetta, motivo per il quale decidevano di fermarlo per procedere ad un controllo. A bordo del veicolo venivano identificati D’Aguanno Alessandro e Siragusa Vito, i quali venivano sottoposti in un primo momento ad una perquisizione personale, che aveva esito negativo ma nel corso della quale mostravano un certo nervosismo. Dati tali presupposti, allora, i militari decidevano di procedere ad un’ispezione approfondita anche dell’autocarro e nel cassone, occultato in una cassetta di legno, rinvenivano un sacchetto in plastica contenente un grosso quantitativo di marijuana, poi accertata essere 1 kg. circa che, una volta rivenduta in dosi, avrebbe fruttato un illecito guadagno pari a 10.000,00 €. A questo punto, allora, i militari richiedevano l’ausilio di una pattuglia dell’Aliquota Operativa ed insieme si portavano nei vicini locali dell’attività commerciale di ingrosso frutta da loro gestita e da cui avevano visto uscire il mezzo sospetto. Giunti sul posto, i Carabinieri effettuavano un’accurata perquisizione di tutti i locali, anche alla presenza del titolare della proprietà del fondo successivamente intervenuto in loco, ovvero D’Aguanno Vincenzo, padre di Alessandro, rinvenendo le due armi con le munizioni. In prossimità del bagno, infatti, su un tavolo, coperta da una tovaglia, veniva trovata una pistola semiautomatica cal. 9 corto, con matricola abrasa, separata dal caricatore, posto poco distante dall’arma con inseriti i proiettili. Inoltre, all’interno di un pollaio realizzato nello spazio antistante i locali, su di uno scaffalatura, nascosta da alcuni sacchetti di plastica veniva, invece, rinvenuta una scatola in plastica chiusa da un coperchio con del nastro isolante contenente un altro caricatore nonché un intero pacco di cartucce cal. 9 corto. Le ricerche continuavano, allora, minuziosamente in tutta l’area del deposito ivi compreso l’esterno dove, in un angolo, ben celata sotto dei cartoni per imballaggio e coperto da pietrisco, veniva scoperto un sacco nero di plastica con all’interno un fucile cal. 12, sovrapposto, a canne mozze e con la matricola abrasa. A questo, punto, allora, i 3 fermati sono stati condotti per gli atti di rito presso la caserma di Villa Araba ed, in attesa della convalida dell’arresto prevista per oggi, D’Aguanno Alessandro e Siragusa Vito sono stati ristretti in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni mentre D’Aguanno Vincenzo è stato associato presso la casa circondariale di Trapani.

 



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