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28/07/2014 06:45:00

Due anni di Adamo a Marsala. Turismo: gli spettacoli, il vino, i giardini finti

Proprio in piena estate. Proprio nella stagione in cui la pomposa macchina amministrativa si muove per organizzare eventi e spettacoli. Proprio adesso, cade l’Amministrazione Adamo, con le dimissioni del sindaco di Marsala dopo la condanna della Corte d’Appello di Palermo e la sospensione disposta dal Prefetto in base alla Legge Severino.
E sugli eventi, gli spettacoli, il voler fare, ad ogni costo, bella figura, promuoversi, Giulia Adamo ha puntato in questi due anni di amministrazione a Marsala. Politiche culturali presentate in pompa magna, ad ogni occasione utile, che dovevano rilanciare il turismo, l’economia locale, ma che spesso si sono rivelate troppo costose e poco utili.
Due anni di eventi e di spettacoli in piazza. Due anni di contributi elargiti a pioggia ad associazioni, parrocchie, artisti, agenzie pubblicitarie, giornali. Due anni di gaffe anche. Cominciati con quella della presentazione del primo cartellone estivo dell’amministrazione Adamo, nel 2012. Con l’assessore alla Cultura e Turismo Patrizia Montalto, che presentando la presentazione del libro postumo di Vincenzo Consolo, “dimentica” che il noto scrittore era già passato a miglior vita.
Ma si era all’inizio. Si stava tastando il terreno per prepare la città alla candidatura del “premio” Recevin, quello di Marsala Capitale Europea del Vino.
Si comincia. Ci sono le casette per da comprare per piazzarle in via Roma e conciarla come se fosse Monaco di Baviera nel periodo natalizio. E poi la chicca, quella del Giardino del Sindaco, il giardino finto a Porta Nuova. Settimane di polemiche in città, perchè da un giorno all’altro, davanti la storica Porta d’ingresso al centro storico, gli operai del Comune si muovono su indicazione del sindaco e cominciano a piazzare tufi, poi l’erbetta sintetica, poi piante. Insomma nascono i Giardini della Vittoria, e da un giorno all’altro la piazza cambia aspetto. Nessuno ne sapeva niente, non c’era stato un bando, tutto fatto in gran segreto. “Volevo fare una sorpresa alla città”, dice Adamo. E della vicenda si interessa anche la Procura di Marsala che convoca il sindaco e l’assessore Benny Musillami per avere spiegato cosa stesse succedendo. I giardini dovevano durare un anno. Il taglio del nastro, con al seguito gruppi folkloristici e bande, avviene con l’inaugurazione di Marsala Città del Vino 2013. Erano smontabili e provvisori. Ma sono ancora lì. Lasciati in eredità dal sindaco dimesso.
E Marsala città europea del Vino è stato l’apoteosi del modo di pensare il fare turismo, il fare cultura e spettacoli. Tutto bello, tutto ad ogni costo. Decide lei, decide il sindaco. Con pubblicità a go go come quella su Bell’Italia (costata 5 mila euro) che poi dedicherà nove pagine a Marsala, definendola la “Piccola Parigi del Sud”. Lo dice per un anno intero, ad ogni occasione, l’ex sindaco, si vanta di questo appellativo. Per il resto l’anno di Città del Vino doveva essere qualcosa di grandioso. Un programma di eventi da 800 mila euro, finanziati per metà dalla Regione Siciliana. Di questi quasi 150 mila euro sono andati in comunicazione e pubblicità. Eventi che il più delle volte col vino non c’azzeccavano nulla. In mezzo c’è il mondialino di Kite Surf, quello che doveva attirare migliaia di appassionati da tutto il mondo. Ma che alla fine è stato un flop che arriva fino ai giorni nostri, con diversi professionisti che aspettano ancora di avere pagate le fatture dagli organizzatori. Questi, Simona Inserillo e Totò La Cagnina, accusano l’amministrazione Adamo di non aver mantenuto le promesse.
E poi ancore la manifestazioni garibaldine. Le ultime sono costate 85 mila euro. Giulia Adamo ad ogni occasione ripeteva che il turismo con lei era aumentato. Snocciolava dati e cifre. Anche nei suoi “editoriali” su Comune Notizie, il giornale del Comune pagato con soldi pubblici per raccontare la versione di Giulia.
Ma sono stati anni di contributi ad associazioni varie per piccoli e grandi eventi. E proprio per questi è scattata l’indagine che ha coinvolto il dipendente comunale Giacomo Maltese, indagato dalla Procura di Marsala per truffa aggravata. L’indagine riguarda il caso dello spettacolo L’Opera dei Pupi per bambini delle scuole materne che dovano essere gratis, invece sarebbero stati fatti pagare i biglietti. Coinvolta anche l’ex assessore Patrizia Montalto, che ha ricevuto un avviso di garanzia per falsa testimonianza e favoreggiamento.
E sulla scia di questa indagine e del caos scoppiato in Comune gli eventi di quest’estate sono stati ridotti. Soldi nelle casse comunali non ce ne sono più. E sono stati annullati diversi spettacoli, con il Comune che chiama le associazioni che avevano chiesto il contributo dicendo che la non c’è un euro per loro. O come il pasticcio del concerto di Mario Biondi. Messo nel calendari degli eventi, ma smentito dal cantante. L’ultima steccata, nel gran concerto dell’amministrazione Adamo.