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20/02/2014 11:19:00

Avvelenato e derubato. Arrestata donna a Trapani

I Carabinieri della Stazione di Trapani, guidati dal Luogotenente Giovanni Barbato, hanno tratto in arresto una giovane donna trapanese, A.L., 40enne, responsabile di una “casa alloggio” per anziani di Valderice. Gravi i capi di imputazione a suo carico: sequestro di persona, rapina aggravata, tentata violenza privata e indebito utilizzo di carta di credito altrui.
La vicenda ha inizio a metà Gennaio quando un trapanese, arrivato presso la casa alloggio per chiedere informazioni circa il funzionamento della stessa, veniva “avvelenato” dall’odierna arrestata che, con la scusa di offrire un buon vino liquoroso al malcapitato, in realtà gli somministrava un potente sonnifero.
In quel momento inizia il piano della donna: chiude l’uomo in una stanza, si appropria della sua carta di credito ed inizia ad acquistare abiti, gioielli e scarpe, per un valore complessivo di circa 2000 euro.
Dopo qualche ora, l’uomo si risveglia e viene malamente allontanato dalla direttrice del centro – che nel frattempo, finite le sue “compere”, era rientrata nel suo ufficio –, che accusa l’uomo di essersi ubriacato con un bicchiere di passito. Il malcapitato, ancora sotto l’effetto del potente sonnifero, torna a Trapani, ma pian piano inizia a ricostruire quanto avvenuto e si reca immediatamente presso l’Ospedale di Trapani, dopo aver allertato i Carabinieri.
Da quel momento in poi, i Carabinieri prendono in mano la situazione e ricostruiscono la vicenda.
I messaggi sul telefono della vittima, arrivati in seguito alle “pazze compere” della donna, i ricordi che pian piano affiorano più chiari nella mente dell’uomo, e, dopo qualche minuto, l’elemento che rende tutta la vicenda limpida come il sole: le analisi del sangue, effettuate all’uomo, rivelano un forte quantitativo di sostanza sonnifera paragonabile, per i suoi potenti effetti, alla morfina.
Scattano le perquisizioni dei Carabinieri presso il domicilio della donna, e la situazione si cristallizza ancora maggiormente. Viene, infatti, rinvenuta tutta la merce illegalmente acquistata e soprattutto un gran numero di boccette contenenti la medesima sostanza che era balzata agli occhi dei sanitari di Trapani al momento dell’effettuazione delle analisi del sangue alla vittima.
Il tutto fu allora posto sotto sequestro dai Carabinieri, e la donna denunciata per una serie di reati di grave allarme sociale.
I riscontri successivamente effettuati hanno pertanto permesso di acclarare la responsabilità penale della donna, rea di aver letteralmente sequestrato l’uomo, dopo averlo “avvelenato”, di aver utilizzato illecitamente la sua carta di credito per trarne profitto e, quindi, di averlo rapinato.
L’Autorità giudiziaria di Trapani, condividendo appieno il quadro probatorio costruito dai Carabinieri e valutando la gravità dei reati posti in essere dalla giovane donna, emetteva quindi il provvedimento della misura cautelare agli arresti domiciliari, eseguita dai militari dell’Arma all’alba della scorsa giornata.