Il posto è suggestivo. Un angolino nello Stagnone esclusivo, magari troppo per lasciarlo aperto a tutti. E’ aperto e operativo. Vi si può noleggiare le sedie sdraio, l’ombrellone e consumare alimenti. L’ingresso al lido costa appena tre euro e si ha diritto al proprio telo mare, l’uso delle amache e delle altalene. Con 6 euro è possibile noleggiare un lettino, anche in acqua. Per l’ombrellone ci vogliono 12 euro.
Il lido appartiene a Ombretta Nizza e Giuseppe De Vita. Nel luglio del 2011 lo stabilimento balneare si è visto revocare la concessione demaniale per l’esecuzione dell’attività. Ma lo stabilimento e i suoi proprietari sono stati, e sono ancora, protagonisti di intricate vicende. Appena un mese fa Nizza è stata denunciata da una donna (M. D., di 37 anni) che l’accusava di «atteggiamento tirannico nella gestione dello spazio della battigia, impedendo l’accesso al mare agli avventori che sono costretti a scegliere se entrare nel lido e pagare la Nizza o abbandonare l’idea e il luogo».
Nella denuncia la donna affermava di avere assunto «informazioni presso le autorità demaniali e comunali» e di avere scoperto che Ombretta Nizza «non è titolare di alcuna licenza di demanio marittimo». Anzi «è stata pronunciata la decadenza da tutte le autorizzazioni in quanto ha impedito l’accesso al mare ai bagnanti, il transito dei camion, realizzato opere prive di autorizzazione in zona di riserva naturale e altro». Ma ciò nonostante, evidenzia nell’esposto presentato in Procura, Nizza «continua a gestire il lido e a impedire l’accesso alla battigia a chi non è suo cliente».
La coppia Nizza-De Vita è tuttora sotto processo per estorsione. Sempre per vicende legate a quello spicchio di mare. Secondo l’accusa i due avrebbero minacciato i camionisti che trasportano sale dall’Isola Lunga alla terra ferma passando proprio dalla spiaggetta occupata in buona parte dal loro stabilimento. I camionisti che hanno denunciato la coppia hanno riferito che i gestori del lido pretendevano dei soldi come "risarcimento danni" ogni volta che passavano da lì. E dopo la denuncia, i camionisti sarebbero stati anche minacciati. De Vita nel 2008 venne anche arrestato per estorto 16 mila euro a tre camionisti che dovevano attraversare la spiaggia per raggiungere l’Isola Lunga.
Appena un mese fa, inoltre, lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Marsala, ha ingiunto il pagamento di una sanzione di oltre mille euro alla società "Laguna dello Stagnone" di Ombretta Nizza. Una sanzione che si riferisce ad un verbale risalente addirittura al 2007. Tanta acqua è passata da lì. Tante serate estive organizzate in riva al mare, con dj, musica e alcool.
E ora chi glielo dice al Sindaco? Giulia Adamo quest’anno si è fatta in quattro per salvare le sorti del lido abusivo. Il 31 gennaio scorso ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente della Regione e all’Assessore all’Ambiente e Territorio per perorare la causa di della coppia De Vita - Nizza. L’interrogazione racchiude in se tutta la fenomenologia di Giulia Adamo, un piccolo manuale di comunicazione politica. C’è di tutto:
Complotto: “Considerata la ben nota inerzia e lentezza della burocrazia in generale e di quella competente in particolare, seguiva l’emanazione del decreto di decadenza [della concessione demaniale] in data 22 luglio 2011”
Pietà: “[lo stabilimento] risulta unico mezzo di sostentamento per un’intera famiglia”;
Eccesso di semplificazione: “le motivazioni dedotte appaiono confuse, deboli e contraddittorie riferendosi tanto ad abusi ormai rimossi, quanto [...] a presunte ‘limitazioni al transito di autocarri’ causate dall’installazione di amache e giochi per bambini”;
La colpa è degli altri: “E’ discutibile il procedere contro il concessionario assumendo unilateralmente ed incondizionatamente le difese di un’attività certamente assai più pesante e dannosa per l’ecosistema quale il trasporto con automezzi a motore del sale marino raccolto”;
Disastro economico: “La dinamica complessiva del procedimento [...] è tale da destare preoccupazione circa il futuro della fruizione turistica dell’area dello Stagnone e rappresenta un episodio che potrebbe causare sfiducia e disorientamento fra tutti gli operatori di un settore vitale per l’economia regionale”.
Libera dalla burocrazia: “[...] garantendo ai concessionari un’interlocuzione serena, trasparente, celere e scevra da ogni ottusità burocratica da parte della Pubblica Amministrazione”
Giulia Adamo non sa, o finge di non sapere, che Nizza e De Vita sono indagati dalla Procura della Repubblica di Marsala, così come non sa che “le presunte limitazioni al transito di autocarri” nel caso specifico rientrano nella vicenda relativa alle estorsioni. E siccome non lo sa, presume che la colpa sia della lobby dei salinari che trama contro il lido delle Torri di San Teodoro per sfiduciare gli operatori turistici marsalesi e affossare l’economia regionale.
Nonostante l’urgenza, il Presidente e l’Assessore non danno seguito all’interrogazione. Ma Giulia Adamo non si scoraggia, anzi, cerca un posto al sole per Ombretta Nizza: la candida al Consiglio Comunale nella lista di Eleonora Lo Curto, Marsala al Centro. La prestazione è deludente, appena 33 voti. Per fortuna non è l’ultima spiaggia, le rimane ancora il lido abusivo.